VAR, una buona rivoluzione… – Tifosi il VAR è la rivoluzione migliore mai avuta nel Calcio ed è ormai oggetto attuale di consensi e polemiche. Cerchiamo di chiarire ancora una volta i dubbi su questo sistema meraviglioso; nato per ridurre la fallibilità dell’arbitro e creato, quindi, come sistema di supporto ai Giudici di gara, il VAR, sulla base del protocollo internazionale stabilito e convalidato dalla UEFA viene e verrà utilizzato per «rivedere» 4 tipologie effettive di casistiche di gioco, ovvero:
– Quando vi è necessità di correggere un provvedimento riguardante espulsioni o ammonizioni dei giocatori.
– Quando si deve decretare un rigore.
– Quando vi è la necessità di convalidare una rete sulla base della sua regolarità.
– Quando si deve espellere un giocatore.
Il sistema prevede che l’arbitro sia in costante contatto con dispositivi tecnologici, radio e regia video.
Il compito della regia è quello di guardare gli episodi in diretta e «giudicare» se vi è stato un errore evidente da parte del Direttore di gara che viene richiamato a guardare le immagini.
Per «evidente» si intende un errore ecclatante che non riguarda, però, la discrezionalità dell’arbitro che interpreta invece altre occasioni di gioco, perché, tenendo in considerazione ogni episodio, sarebbe enorme il tempo di gioco fermo.
In merito all’utilizzo del VAR si fronteggiano le linee di pensiero per le quali questo mezzo tecnologico è un valido supporto e per le quali, invece, crea solo confusione. Il VAR annulla la sudditanza psicologica deresponsabilizzando quasi totalmente l’arbitro e, sebbene possano sfuggire degli episodi eclatanti, vi è comunque una miglioria lagata agli esiti delle partite. Non dimentichiamo inoltre che il VAR è un ottimo supporto per aiutare l’arbitro nel momento in cui costui «non vede» qualcosa di importante per l’andamento corretto della gara.
Negli ultimi giorni c’è stato un dibattito sul rigore assegnato al Napoli a Udine dove il VAR ha concesso il penalty per un fallo ai danni di Maggio, sebbene le immagini fanno emergere dubbi circa il fatto che lo stesso giocatore potrebbe essere stato toccato da un compagno; ma la regola è chiarissima: se non vi sono immagini chiare al 100% il VAR non smentisce l’arbitro. Crea dibattito anche l’episodio di Cagliari-Inter riguardante il goal di Super Mauro nato da un “non certo” fallo di Perišić su Rafael che nel rimpallo “passa” così la sfera al Capitano che si trovava nel posto giusto al momento giusto pronto a colpire e con il Direttore di gara che, subito, non ha esitato a convalidare la rete. Sicuramente anche i tifosi spagnoli avranno molto da discutere sugli ultimi avvenimenti, in modo particolare sulla rete non convalidata a “La Pulce”, Leo Messi, in occasione di Valencia-Barcellona. Super papera del portiere Neto e pallone che varca, non di poco, la linea di porta. Se vi fosse stato l’apporto della tecnologia come la goal line technology o il supporto del VAR probabilmente anche il Barca avrebbe dei punti preziosi in più.
Riteniamoci fortunati a casa nostra. Anche se “la macchina” non è ancora perfetta è, però, di grande aiuto .