Un pareggio che fa gioire – Gli sfoghi di Inzaghi

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Domenica, 2 febbraio. C’è il Sole su Milano. La sera (alle 18:00) si va in scena in uno dei teatri più belli del mondo: lo stadio di San Siro “Giuseppe Meazza”.

L’entusiasmo e la tensione sono alti. Il Milan vorrebbe ripetere l’impresa della Finale di Supercoppa. L’Inter dovrebbe cercare di staccare la testa dal ruolo di questa sempre importante partita e pensare alla classifica. Il Napoli è lì e i nerazzurri (lo sanno tutti) hanno una partita in meno. Questo vuol dire che, al di là della carta stampata (e televisiva) le forze delle due squadre (Inter e Napoli) si equivalgono…

Non va come dovrebbe andare, perché i rossoneri segnano per primi. Poi è una barricata. L’Inter ci prova in tutti i modi: segna due reti (ma c’è fuorigioco); ne segna una terza, ma è viziata da un fallo; colpisce tre pali a portiere battuto, poi.. Poi c’è un rigore netto, che non vedono, né l’arbitro, né il VAR.

Davvero, sembra una maledizione.

Non è così, per che al terzo dei cinque minuti di recupero, de Vrij non ci sta e pareggia. I tifosi rossoneri stavano cantando…

Per fortuna anche il Napoli pareggia a Roma (sempre 1 a 1) e il distacco rimane di tre punti: Napoli 54 e Inter 51.

Giovedì prossimo, 6 febbraio, la gara di recupero con la Fiorentina.

GLI SFOGHI DI INZAGHI

I ragazzi sono stati magnifici, sono andati oltre. Ho fatto i complimenti a tutti. Sono andati oltre a tutto, tranne agli episodi. Tre pali, tre goal annullati e un rigore clamoroso non dato. No, non farmelo rivedere che è peggio. Fallo clamoroso su Thuram.

Nonostante gli episodi, non ci siamo fatti abbattere.

Complimenti al Milan, è una squadra difficilissima da affrontare. È una squadra di gamba, sapevamo che avremmo preso alcune ripartenze. In occasione del goal dovevamo fare meglio ma loro su questa qualità sono bravissimi.

Abbiamo sistemato una partita dopo tre pali interni, tre goal annullati e un rigore clamoroso non dato. VAR? Non mi va di parlarne, il discorso è ampio e va oltre oggi. Veniamo dal Bologna, dalla Supercoppa, da questa partita. È  impossibile non dare questo rigore, è impossibile. Ci sta che l’arbitro non veda perché arriva Theo, chi sta seduto non può non chiamare l’arbitro. Comincia a essere la quarta o quinta occasione contro l’Inter. Per dei falli per l’Inter, fanno trasmissioni di Giurisprudenza sull’Inter. Ora inizio ad arrabbiarmi.

Zalewski entrato bene, ragazzo di qualità che ci mancava. Sono contento di averlo, è un giocatore che ci darà chiaramente una mano. Si è messo subito a disposizione.
Conosco Zalewski, secondo me ci mancava proprio un giocatore con le sue caratteristiche. Lo conosco anche come ragazzo, è un bravissimo ragazzo e si ambienterà benissimo perché ha compagni straordinari.

Ultimamente sta capitando spesso di episodi negativi contro l’Inter. È un periodo un po’ così da Riad in poi. Contro il Bologna Thuram travolto e addirittura ci danno fallo contro. Con l’Empoli Lautaro ha ancora i punti sulla tibia, a Lecce Baschirotto fa fallo di mano. È giusto dirlo.

Zalewski ha personalità, può giocare a destra e sinistra, usa entrambi i piedi, è umile. L’ho seguito e mi piace. Ci darà una grande mano. Acerbi? Ha lavorato bene in questi giorni, ora mancano quattro giorni a Firenze. Dovrò valutare perché è fuori da tanto ma sono fiducioso. Dobbiamo mettere dentro forze fresche che ci devono dare una mano perché continueremo a giocare tantissimo.

I due derby persi qualcosa ti lasciano. Eravamo un po’ contratti e timorosi nel primo tempo, nel secondo tempo abbiamo giocato più liberi. La squadra è stata brava e lucida.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it