TUTTOSPORT e il giornalismo mediocre

Fuori Campo

TUTTOSPORT e il giornalismo mediocre. Ieri notte (sabato, 21 Novembre 2015), dopo la gara di Campionato Juventus-Milan (vinta da i bianconeri per 1 a 0), almeno sei giornalisti o commentatori televisivi hanno “chiesto” a Massimiliano Allegri: “Allora, dopo il goal di questa sera, Dybala mercoledì, in Champions League, sarà titolare…”. Non avete letto male, non c’è il punto interrogativo, ma ci sono i tre puntivi sospensivi e, forse, in alcuni casi, sarebbe stato più opportuno il punto esclamativo, perché, in effetti, non si trattava di vere domande, ma di quelle fastidiose finte domande un po’ da saccenti. Questa mattina TUTTOSPORT (il quotidiano della Juve…) ha fatto di meglio. In prima pagina il titolo principale è: JUVE, E’ DYBALA IL TUO PROFETA. Il sottotitolo recita: Altro che Hernanes (fischiato e sostituito) Paulo trascina Allegri a -6 dal primo posto. Poi l’occhiello: I bianconeri regalano il primo tempo con il brasiliano trequartista, poi il tecnico rimedia e risolve la sfida con la grande giocata del suo attaccante. Mihajlovic, nuove tensioni con la società.

Misereres nobis.

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Quanto poco rispetto per il lavoro dell’allenatore della Juventus e per i suoi collaboratori, quanta poca sportività, quanta cattiveria nella giornata in cui si chiede a tutti di essere più pacifici, quanto poco professionismo, quanta stupidità. Una volta esistevano l’Albo dei Giornalisti Professionisti e l’Albo dei Pubblicisti, oggi, evidentemente dev’essere stato istituito l’Albo delle Maestrine.

Già in passato TUTTOSPORT ci aveva abituato a prime pagine indegne di stima (non solo professionale), come quando (a fine stagione, con i nerazzurri vincitori) furono pubblicati gli scudetti tricolori vinti dall’Inter con due di questi cancellati; già ultimamente erano apparsi editoriali e articoli che criticavano l’operato di Massimiliano Allegri (e gli davano suggerimenti…): con commenti che si possono tollerare da un tifoso medio, in discorsi da bar o, appunto, da maestrine (mestruate), ma non certo dalle prime firme di un quotidiano. Ora, però, l’attacco a Hernanes è davvero una cosa becera, volgare, di una pochezza indefinibile.

Che Dybala sia davvero un giocatore che merita la stima di ogni persona competente di Calcio crediamo non sia in dubbio. È una “specie” di Javier Zanetti con i piedi migliori. Di certo, lo abbiamo capito, è molto “sponsorizzato” e quando questo accade a Torino è un dramma (si ricorda, molto tempo fa (era il 1970), il sostegno a Helmut Haller che mise in crisi il neo allenatore Armando Picchi, dopo pochissimo tempo che guidava la squadra), ma attaccare una ragazzo come Hernanes e quasi accusarlo delle difficoltà della Juventus di quest’anno (ammesso che ci siano) è vergognoso… “I bianconeri regalano il primo tempo con il brasiliano trequartista, poi il tecnico rimedia”… Ci chiediamo se chi ha scritto o stimolato il titolo di TUTTOSPORT abbia assistito alla partita: due tempi in cui ha regnato la mediocrità (dovuta perlopiù alla forma) di quasi tutti quelli che erano in campo. I giocatori bianconeri sono stati letteralmente “spremuti” in questi anni. Ci riferiamo naturalmente a quelli che c’erano. Una delle poche cose che si sono viste ieri sera è proprio un tiro di Hernanes neutralizzato da Donnarumma. Ancora peggio quel: “Paulo trascina Allegri a -6 dal primo posto.”. Prima di tutto è meglio mettere la sveglia, perché Fiorentina e Inter devono ancora giocare. Ma, specialmente, individuare in un solo giocatore la spinta che determina il lavoro di un allenatore come Massimiliano Allegri è ottusità. Un uomo che l’anno scorso ha sfiorato il “Triplete” e che quest’anno sta cercando di fare il possibile per fare rendere al massimo un organico ancora da “regolare” bene.

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La meraviglia di ieri è da dividere almeno in quattro. In primis, Alex Sandro che passa il pallone a Pogba che lo gioca in maniera più che meravigliosa, per come, lo restituisce allo stessa Alex Sandro. Poi quest’ultimo (ancora) che si libera sulla sinistra e la mette in area. Dybala arriva (perché lui ha certamente il merito di seguire sempre l’azione. Sempre!), d’istinto tira al volo e buca l’innocente Donnarumma. Gran goal, tutto qui, ma non trascina nessuno da nessuna parte.

“Faccia giocare questo”, “Faccia giocare quello”, “Che modulo userà?”, “Ma non era meglio se giocava Tizio al posto di Caio?”… Ma non si è ancora capito che gli allenatori sono stufi di mediocrità e inesperienza, di saccenteria e stupidità? A volte, nelle interviste del dopo partita, a San Siro, Roberto Mancini quasi si stupisce nell’ascoltare Michele Borrelli (di InterTV.it): uno dei pochi che parla davvero di Calcio con competenza e pone domande opportune e domande vere. Gli altri?

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Attenzione a continuare a proporre Dybala “fisso” in campo. Non roviniamo questo gioiello del Calcio mondiale che abbiamo la fortuna di avere in Italia. Non carichiamolo di tensioni e pressioni, tipiche italiane, ma oggi divenute troppo fastidiose… Certamente Allegri sa bene cosa sia meglio per questa Juventus. E gli appassionati che vogliono parlare di Calcio non comprino più certi quotidiani, vadano al bar, dove almeno si beve il caffè.

A proposito di quella prima pagina con gli scudetti cancellati, vi facciamo rispondere dalla nostra Curva Nord e dai nostri tifosi…

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it