Il Tricolore italiano, più di una bandiera

Fuori Campo

Era il 2006, dieci anni fa, la Nazionale Italiana a Luglio si sarebbe laureata Campione del Mondo per la quarta volta. Un grande campione che aveva vestito la maglia dell’Inter e che in quel periodo giocava in Francia nel Monaco, soffriva. Mentre tutta l’Italia seguiva le vicende degli Azzurri in Germania, lui, girava la città, disperato, piangendo.

Con quei ragazzi che avrebbero alzato la Coppa del Mondo verso il cielo d Berlino aveva giocato con la maglia azzurra sin da quando (quasi) non aveva la barba. Non erano stati fortunati, ma era arrivato il loro momento di consacrare il proprio valore sul campo. Lui, Bobo Vieri, nell’Ottobre del 2005, nel Girone di qualificazione, aveva segnato (in casa) alla Moldova. Ma alla trentaduesima giornata del Campionato francese (verso la fine di Marzo) c’è la sfida con il Paris Saint-Germain e al 7’ Vieri calcia un pallone con forza, ma l’avversario gli sposta la sfera e Bobo gli prende in pieno la gamba. Il ginocchio gli “salta”: menisco esterno e sfilacciamento del crociato. Siamo a poco più di un mese dalle convocazioni per il Mondiale e il goal segnato alla Moldova resterà il suo ultimo goal in azzurro.

Bobo_Vieri_INTER

Le maglie che amò di più erano quelle dell’Inter (ma con i nerazzurri era stato sfortunato, sfiorando solo il trionfo) e quella della Nazionale. Ora che era arrivato il momento glorioso (e lui lo sentiva) Bobo sarebbe rimasto fuori. Per lui un dramma. Non sono pochi i giocatori che hanno vissuto male l’esclusione dalla Nazionale Italiana: chi per infortunio come nel caso di Bobo Vieri, chi per scelta del Commissario Tecnico. Sempre nel 2006 Nesta si infortunò quando era già in Germania, così tocco all’interista Marco Materazzi e fu determinante per la vittoria di quel Mondiale. Nel 1966 la Coppa del Mondo Jules Rimet, si giocò in Inghilterra e il grande escluso fu il capitano dell’Inter: Armando Picchi, un uomo che per la Nazionale avrebbe dato la vita.

Marco_Materazzi_Mondiale_2006

Questa sera c’è il debutto in Europa degli Azzurri (contro il Belgio). All’inizio di questa avventura “La Gazzetta dello Sport” è uscita in edicola con un numero speciale da collezione: non con le tradizionali pagine rosa, ma tricolori. “Tuttosport” (sabato, 11 Giugno) ha titolato: NOI SIAMO LA NOSTRA BANDIERA e, acquistando il quotidiano, si riceveva un numero EXTRA (GUIDA EURO2016) del “GUERIN SPORTIVO” con una nostra bandiera: il Tricolore. Spesso le vittorie sportive servono (e sono servite)a mascherare i problemi sociali, economici e politici del nostro Paese (è tipico l’aumento di benzina…). Noi speriamo di vedere sventolare i Tricolori sino alla fine di questo torneo e, così, vorremmo sperare non di sopire i malori italiani, ma di risolverli e bene, perché se quasi mai ci capita di essere in accordo con “Tuttosport”, questa vota, invece, lo siamo in pieno: NOI SIAMO LA NOSTRA BANDIERA.

Copia di PICCHI_NAZIONALE

 

 

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it