Supercoppa… Stesso clima dei derby

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Dubai – Il clima è bello, questo, al di là di chi cerchi di sminuire questa competizione. In fondo, con questo modulo, vedere Atalanta, Inter, Juventus e Milan impegnate (in soli quattro giorni) in Semifinali e Finali non può essere poco interessante: sia per i tifosi, sia per i giocatori, sia, specialmente per i tecnici.

Che la partita sia sentita lo dimostrano gli spettatori. Specialmente quelli di parte rossonera, che lo faranno vedere sia in occasione del 2 a 2 del Milan, sia, specialmente, quando il risultato passerà sul 2 a 3, consegnandogli la Supercoppa.

La Finale è una bella partita.

Quasi le differenze tra le due compagini non si notano.

Nulla di rilievo sino al 22’: gran tiro di Dimarco da sinistra e altrettanto gran bella risposta con la mano di richiamo di Mike Maignan.

Il Capitano dell’Inter, però, si deve sbloccare e quale occasione migliore dell’ultimo minuto del primo tempo di una Finale di Coppa: il 46’. Finta il tiro di destro, si beve i due difensori rossoneri, porta il pallone sul sinistro: uno a zero per la squadra di Milano e fischio finale. Grande realizzazione.

Nel secondo tempo l’Inter raddoppia al 47’ con Taremi, ancora un super goal (grande aggancio su un lungo lancio e tiro prepotente), ma il Milan non ci sta e accorcia su punizione (al 52’) con Theo Hernández.

Poi ancora il Milan: 2 a 2 con Pulisic al minuto 80.

Purtroppo (per gli interisti) al 93’ il Milan si porta sul 3 a 2. È Supercoppa.

Ora non c’è più nessuno che afferma che è solo una “coppetta”.

 

 

 

 

 

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it