Stasera #BresciaInter… Attenzione alle Rondinelle! – Di Nicola Amoretti

Calcio In Primo Piano

Nonostante il Brescia si trovi in diciottesima posizione, praticamente all’opposto della classifica rispetto all’Inter (divisi da ben 16 squadre) i nerazzurri non devono cadere nell’errore di sottostimare l’avversario.

La squadra di Eugenio Corini schiera un 4-3-1-2 di grande fisicità a centrocampo e tanta qualità in attacco, la cui fusione crea una squadra che gioca bene a Calcio, una squadra che, probabilmente, non si merita la posizione attuale (ottava miglior difesa del Campionato con 12 reti subite) e che ha messo parecchio in difficoltà formazioni importanti come Milan (va beh, si fa per dire…), Napoli e Juventus, perdendo in tutti i casi per un solo goal di scarto.
La compattezza centrale del centrocampo può lasciare spazio alle incursioni degli esterni di Antonio Conte, così come potrà restringere il raggio d’azione, d’incursione e di conclusione del mediano e delle due mezzali.
A turno una punta (Lukaku e Martìnez i probabili titolari) dovranno abbassarsi per coprire il mediano di impostazione e mantenere la parità numerica nella parte centrale del campo.

Le loro zone di attacco più frequenti sono, al contrario di quanto potrebbe indicare lo schieramento, le fasce. Prevale la parte destra con un altissimo 48% di attacchi; a sinistra un solido 31%, mentre al centro uno scarso 21%.

I calciatori più celebri dei padroni di casa sono sulla bocca di tutti: Tonali e Balotelli.
Il primo è chiacchierato nei salotti di Calciomercato da tempo, sballottato di qua e di là senza una particolare logica.

Il diciannovenne viene spesso viene paragonato a Pirlo grazie alle sue qualità da regista, (cosa che lui non condivide, poiché si rivede più in Gattuso) e per questo sarà il ricercato n°1 della fase di avvio d’azione dei bianco-blu.

Il secondo riaccende i caldi animi di una rivalità assurda che è nata in quel famoso Inter 3 a 1 Barcellona, quando Mario gettò a terra indegnamente la maglia nerazzurra. Antipatie reciproche che poi si sono fomentate col passare degli anni, con l’attaccante che si è trasferito al Milan e ha lasciato dichiarazioni infelici verso l’Inter.
Insomma, c’è voglia reciproca di far capire chi è più forte; l’Inter lo è decisamente, sulla carta come sul campo. Ci sarà “solo” da dimostrarlo, come al solito.

Sabato 2 novembre si andrà a Bologna, per poi partire martedì 5 novembre alla volta di Dortmund, dove si terminerà un trittico di avversarie con un’altra sfida fondamentale per il prosieguo di tutta la stagione. Tre trasferte, tre campi difficili, tre punti obbligatori per ciascuna partita.

Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.