MILANO – Quattro goal e tanto spettacolo. L’Inter segna, diverte e batte la Fiorentina con quattro reti e non da scampo a “La Viola” nella terza giornata del massimo Campionato di Calcio Italiano.
Allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano finisce con un punteggio rotondo per gli uomini di Simone Inzaghi, un risultato che permette ai neroazzurri di agganciare il Milan in testa alla classifica e di prepararsi, così, nel migliore dei modi, al “Derby della Madonnina”, in programma alla ripresa di sabato 16 settembre.
Intanto la Nazionale Italiana di Spalletti pareggia (1 a 1), complicandosi da sola la vita, in vista dell’eventuale qualificazione per i prossimi Campionati Europei. Ma domani, sempre al “Meazza”, si vedrà…
Lo spettacolo lo regala l’Inter, ma anche San Siro con gli oltre settantamila sugli spalti, che hanno spinto la squadra e offerto il solito straordinario gioco di luci che da qualche mese caratterizza le gare interne dell’Inter.
Meglio però non fidarsi de “La Viola”.
Primi venti minuti di studio per evitare di commettere gli errori della passata stagione (partita dominata, ma sconfitta per 1 a 0). Stavolta la musica è diversa: la capacità l’organizzazione e la determinazione di una squadra nel conseguire il risultato pieno, non lascia scampo alla formazione di Vincenzo Italiano.
Tre goal di ottima fattura: incornata di Thuram e due perle di Lautaro Martínez fino al rigore “ricamato” da Hakan Çalhanoğlu, sono la sintesi di un match che non ha praticamente mai avuto storia. La Fiorentina, reduce dalle fatiche di Coppa, non è mai riuscita ad entrare in partita. L’impressione che ne deriva è quella di un coinvolgimento totale fra squadra, allenatore e pubblico, di un gruppo coeso dal primo calciatore all’ultimo, che gioca per il piacere di giocare, di divertire e divertirsi.
Ed è alla Curva Nord 69 che dedichiamo questo periodo. Noi vogliamo tornare alle vostre coreografie, e “chi ha orecchie per intendere, intenda”.
Nove punti dopo tre giornate, otto goal realizzati e zero subiti sono davvero un bel ruolino di marcia. D’accordo, siamo solo all’inizio, ma se il buon giorno si vede dal mattino…