Saturday Night Fever – Ora la parola è all’Inter

Il Direttore Together Inter Milano

Saturday Night Fever – Ora la parola è all’Inter. Questa è la notte della febbre: la febbre del sabato sera… Non quella dei ragazzi che vanno ballare in discoteca, ma quella dei tifosi del Napoli dopo la vittoria contro la Roma, all’Olimpico, per 0 a 1. Tre punti che consentono ai giocatori di Sarri di festeggiare il primo posto in classifica con 24 punti: 5 punti di distacco sulle seconde (Inter, Juve, Lazio) e solo l’Inter potrebbe avvicinarsi a 22 (domani sera), perché la Juventus ha perso. Un secco 1 a 2 allo “Juventus Stadium”. Dybala – entrato verso la fine – ci ha provato a rimettere le cose a posto, ma il palo (dopo uno splendido tiro) gli ha negato questa gioia. Infine, la VAR gli ha dato un’altra la possibilità di pareggiare in extremis: proprio all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, ma Strakosha si è opposto. Ora la parola è all’Inter. Solo i ragazzi nerazzurri possono decidere se dopo il “Derby della Madonnina” di domenica sera l’unica squadra al secondo posto può essere l’Inter. Questa volta è una faccenda d’Onore, di rispetto per la propria storia, di amore per i propri tifosi.

Ed è questa la nostra febbre del sabato sera, quella che stanno provando i tifosi che domani gremiranno lo stadio “Meazza”, già esaurito in ogni ordine di posti. Quella di chiunque viva il colore nerazzurro con quella passione unica, tramandata dai nonni ai padri e dai padri ai figli. Quella ereditata da Meazza e Lorenzi e raccolta da Corso, Mazzola, Boninsegna, Oriali, Zenga, Altobelli, Bergomi, Zamorano, Materazzi… E molti altri giocatori che hanno indossato la maglia nerazzurra con orgoglio. Domani l’Inter deve vincere, domani l’Inter deve dimostrare di essere il presente e il futuro del Calcio a Milano. L’Inter deve dimostrare di essere “sempre e solo l’Inter”.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it