Quarta sconfitta nelle ultime 5 trasferte al Mapei Stadium di Reggio Emilia; la squadra che, battendo i nerazzurri lo scorso 12 Maggio, stava per far sfumare le speranze per la qualificazione in Champions League (poi riaccese dal pareggio tra Crotone e Lazio) ci ha “colpiti” di nuovo. Questa volta non ha fatto sfumare niente d’importante, se non uno sperato positivo avvio di Campionato, dopo un Pre-Campionato e una campagna acquisti di alto livello.
Si dice che “chi ben comincia è a metà dell’opera” e forse è vero, ma di partite ne mancano 37: 3300 minuti di Calcio da vivere, da migliorare, da puntellare, se necessario da rivoluzionare. Ma come mai è arrivata questa sconfitta, con una squadra che punta alla salvezza e con una rosa nettamente inferiore?
Si sa, nel Calcio può accadere di tutto, si comincia 0 a 0 e le chance di vincere sono sempre il 33,33% (ci raccomandiamo: da non confondere con le quote e i pronostici). Le spiegazioni possono essere tante: la formazione non è al completo, il campo era in condizioni pessime, c’è da migliorare l’intesa con i nuovi arrivati, la partita è stata decisa da un episodio e chi più ne ha più ne metta. Ma cercare una scusa, dare sempre una spiegazione logica, nel Calcio può essere snervante e controproducente. Si deve, invece, lavorare sugli errori, le inesattezze, i fraintendimenti.
Complimenti al Sassuolo e non all’Inter (perché la prestazione è stata davvero di basso livello). Ma si va avanti, sempre a testa alta.
E poi, sinceramente,che Campionato da Inter sarebbe senza un pizzico di sofferenza?
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