Roberto Vecchioni, Socio Onorario a Follonica

In Primo Piano Nerazzurri

FOLLONICA – Una bellissima notizia. Il cantautore (e poeta) Roberto Vecchioni è un nuovo Socio Onorario dell’Inter Club Follonica “Giacinto Facchetti”.

La tessera gli è stata consegnata ufficialmente prima del suo concerto “Tra il silenzio e il tuono” nel backstage del Summer Nights di Follonica, dove Vecchioni ha incontrato il Presidente del club maremmano: Maurizio Ceccarelli.

“Sono davvero onorato di questo riconoscimento – ha detto il Professore – L’Inter è sempre nel mio cuore, spesso ci fa soffrire, ma questo è il destino di chi, come noi, fa il tifo per questa meravigliosa squadra. Grazie di cuore all’Inter Club Follonica che è intitolato al compianto Giacinto Facchetti, amico e grande persona.”

Roberto Vecchioni non è che l’ultimo in ordine di tempo ad aver ricevuto la tessera onoraria del club maremmano; prima di lui il prestigioso riconoscimento era andato a Nando dalla Chiesa, Max Pezzali, Mario Corso, Mauro Bellugi, Giuliano Sarti, Leo Picchi, Gianpiero Marini, Fiorella Pierobon, Elio Belisari, Michele Scarponi e Gianni Bertolotti.

“Siamo felici di avere fra i nostri soci un grande artista e grande interista come Roberto Vecchioni (fanno sapere dal club) che in questi anni ci ha regalato e continua a regalarci emozioni fortissime. Da oggi Roberto Vecchioni entra a far parte della famiglia neroazzurra di Follonica e questo ci rende felici e orgogliosi”.

Quasi mezzo secolo di vita per il club del Golfo, iniziata nel 1977, per merito dei soci fondatori : Francesco Bongini, Maurizio Toni, Fabrizio Arrigoni, Floriano Mastacchini e Pietrino Lecchini, che poi si è realizzata negli anni grazie a un’attività costante e ricca di iniziative, molte delle quali nel campo della solidarietà”. Non poteva certo mancare, in chiusura di concerto,  l’interpretazione di “Luci a San Siro” uno dei classici del repertorio del cantautore milanese, e da oggi socio Onorario dell’Inter club Follonica “Giacinto Facchetti”,  per quella è stata e resterà una delle pagine più belle e rappresentative della storia del club.

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it