Una sconfitta amara quella con il Real Madrid, che fa male. Una sconfitta che complica terribilmente il nostro percorso di qualificazione in Champions League. Una partita che poteva finire in modo diverso per come, dopo un inizio disastroso, eravamo riusciti a rimetterla in piedi. C’è il rammarico per quello che poteva essere e non è stato, per aver affrontato uno dei Real più vulnerabili degli ultimi anni.
Non si è giocato nel “Tempio” del Santiago Bernabeu, ma nel piccolo stadio intitolato alla leggenda dei “Blancos” Alfredo Di Stefano, oggi teatro delle gare della formazione “Primavera”. E proprio le parole nel pre-partita di un altra leggenda delle “Merengues”, Emilio “El Buitre” Butragueno, ci devono far capire quella che dovrà essere la nostra dimensione europea:
“L’Inter è una società storica, è un grande onore per noi affrontarla”.
Dobbiamo ripartire da quello che la nostra squadra ha rappresentato per milioni di tifosi in tutto il mondo: dalla prima storica vittoria della Coppa dei Campioni al “Prater” di Vienna contro il Real di Ferenc Puskás e Di Stefano, (con tanto di maglia regalata da quest’ultimo a un giovanissimo Sandro Mazzola), sino ad arrivare alla Champions del “Triplete” conquistata proprio al “Bernabeu” contro il Bayern Monaco.
Madrid e il Real si legano dunque in qualche modo alle nostre vittorie più belle.
Grazie “Buitre” per le tue dolci parole e grazie per averci ricordato chi siamo, nel caso qualcuno se ne fosse dimenticato.
(La foto in apertura di servizio proviene dall’Archivio della Famiglia Picchi)
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