Radja Nainggolan: la pedina… – Di Roberta Santoro

In Primo Piano Nerazzurri

I nostri preziosissimi lettori ormai conoscono il taglio dei miei articoli e sanno che l’informazione tecnica e l’approfondimento metodologico-sportivo o la cultura, intesa come il rivedere episodi storici, sono ciò che amo raccontare. Prima di scrivere queste note su Radja Nainggolan, ho addirittura deciso di dare ulteriore qualità al mio testo e di comunicargli personalmente che hashtaginter.it avrebbe parlato di lui. (SEGUE SOTTO ALLA FOTO)

Una splendida giornata di Sole quella sui campi di Appiano Gentile; i tifosi che attendono il termine degli allenamenti per un autografo o una foto ricordo con i propri beniamini. I giocatori si susseguono e quando arriva il turno di Radja si sentono grida felici di bambini e i vocioni entusiasti dei loro papà e lui, che esce dal cancello della Pinetina accelerando, inaspettatamente, proprio come un Ninja rallenta e con un gran sorriso dedica qualche minuto a tutti senza tralasciare nessuno.
Si sa, non tutte le giornate sono uguali e non è sempre facile gestire i numerosi tifosi; ai nostri occhi il mondo dei calciatori è come il “Paese dei balocchi”, ma dobbiamo pensare che chi vive in questa realtà è sottoposto ad ogni genere di critica e non sempre la stampa è tenera.

Ognuno di noi vive la propria vita come meglio crede e a noi di hashtaginter.it piace descrivere “il bello”, tutto in chiave positiva e quando ieri Radja mi ha addirittura chiesto dove avrebbe potuto leggere l’articolo mi sono sentita felice. Per la sua educazione nei miei confronti e per il rispetto e l’interesse mostrato nei confronti della mia passione per la scrittura.

Un accenno alla gara contro il Bologna e al gesto dell’inchino fatto ai tifosi partendo da una frase di Charlie Chaplin: “Non è importante come entri nel palcoscenico della vita degli altri, l’importante è l’uscita di scena; quindi prendi fiato, sorridi comunque sia andato lo spettacolo e fai il tuo inchino migliore. Ma soprattutto, non concedere mai il bis ad un pubblico che non lo merita”. Radja ci ha regalato una grandissima emozione, arrivando puntuale, incisivo, con un controllo di palla magistrale e un tiro al volo che ha spiazzato il portiere avversario ma ha scaldato il cuore dei tifosi. Sostituto successivamente per via di un risentimento muscolare ha meritato di lasciare il campo portando dentro di sé un gran sorriso, grato al pubblico che lo ha acclamato. É arrivato all’Inter con la fiducia di Mister Spalletti che lo ha sempre osannato e gratificato per via di quel carattere esuberante e quello spirito combattivo che lo contraddistingue.
La Psicologia dello sport avrebbe molto da dire sulla “figura” di Radja Nainggolan perché “Il Ninja” è una vera e propria arma a disposizione dell’allenatore in grado di scatenare scompiglio nell’assetto tattico di una partita destabilizzando gli avversari o mantenendo la tranquillità a “gioco fatto”. Versatilità, ottimo tempismo, incisività e presenza di impatto fanno dell’atleta belga una risorsa necessaria. Un tempo di reazione motoria eccezionale il suo: nel momento in cui si inserisce perfettamente beffandosi degli avversari arrivando silenzioso, di sorpresa. Dotato di una ottima visione del gioco e di chiave di lettura della gara che grazie alla capacità di fantasia motoria disegnano azioni belle come una opera d’arte, Radja Nainggolan è un ottimo compromesso tra tecnica e carattere; una pedina che Spalletti muoverà con saggezza e perizia in questo Campionato che, partito in sordina, regalerà grandi emozioni.

Noi stiamo con Radja.

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Roberta Santoro
Roberta Santoro
Roberta Santoro, dottoressa in Scienza dello Sport è specializzata in Marketing Organizzazione e Sociologia dello Sport. Attualmente svolge la professione di Personal Trainer. Da bambina praticava l’Atletica Leggera correndo i 100 metri, ma i suoi tempi non erano dare record e, quindi, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Como. Appassionata di Calcio si è dedicata anche all’arbitraggio di questo sport. Ama il Calcio e naturalmente è interista.