Pim, Pum, Pam… e ancora Pum! Ma è davvero sempre crisi in casa Inter? Magari un fondo di verità c’è. Non possiamo certo smentire ogni notizia che riguarda l’ambiente nerazzurro, ma, a chi avesse un minimo di cognizione di Giornalismo (quello vero…) balzerebbe subito all’occhio il differente trattamento, in certe occasioni, tra nerazzurri e gli altri club. L’Inter non ha nemmeno fatto in tempo a mettere piede sul campo per i primi allenamenti del proprio ritiro che si sono susseguiti una serie di colpi “da prima pagina”… Notizie alle quali noi – dirigendo, ad esempio, “la Rosa” – avremmo dedicato al massimo un solo trafiletto di poche righe, nelle pagine interne. Invece, no. Abbiamo assistito a una serie di colpi degni del Pugilato, quando uno dei due atleti chiude l’altro nell’angolo e non lo lascia più uscire.
Prima il tweet di Wanda Nara (e ci hanno fatto pagine e pagine per giorni), poi, Roberto Mancini che non è convinto di rimanere a Milano e deve chiarire il “futuro dell’Inter” con la nuova proprietà, poi, la storia continua… con l’ipotetico arrivo di Fabio Capello come Dirigente, uno dei personaggi più invisi ai tifosi nerazzurri. Non ci stupiremmo se la vendita di magliette (specialmente di Mauro Icardi), così come gli abbonamenti, avesse avuto una flessione del 50% rispetto all’anno scorso. Quale può essere, infatti, la reazione dei tifosi nerazzurri con un inizio così: “Ma come?”, si chiederanno in molti, “Questo sarebbe il grande programma per la prossima stagione?”. Noi facciamo (e abbiamo sempre fatto) una netta distinzione tra tifosi e spettatori, tra coloro che sostengono la squadra sino all’ultimo minuto e quelli che fischiano un giocatore al primo passaggio sbagliato, ma quando si susseguono certe notizie (che a noi paiono abilmente concertate) vacillano anche i primi.
La storia è lunga, potremmo pubblicare pagine e pagine di casi, a iniziare da quando in ogni stadio (anche i tifosi della squadra più mediocre) cantavano ai giocatori nerazzurri quel “Non vincete mai!”, pensate, proprio nella stagione successiva alla conquista della terza Coppa Uefa vinta dall’Inter. Ma la nostra intenzione è un’altra: ci piacerebbe si ricreasse quel meraviglioso clima che si percepiva a San Siro solo e quando giocava l’Inter, fatto di orgoglio e passione, di fede e sentimento. Qualcosa che, davvero, si respirava solo sulla sponda nerazzurra.
A certe cose, però, anche in corso Vittorio Emanuele dovrebbero porre un pochino più di attenzione. Abbiamo gli elementi da cui ricominciare.