“Perdere mi distrugge”… Dai, Mister: Frosinone, Tottenham, Roma, Juve, Psv… RIPARTIAMO!

Il Direttore In Primo Piano

Chiaro come al solito Luciano Spalletti: “Quando perdi 4 a 1 così devi stare zitto”… E aggiunge: “Perdere mi distrugge”… Ora quasi tutti i giocatori saranno via per gli impegni con le rispettive Nazionali e ci si allenerà in pochi; poi, si spera, lo stress accumulato in questa occasione di Bergamo sarà smaltito. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che il prossimo incontro (casalingo) è #InterFrosinone, perché, poi, “a stretto giro di posta”, arrivano tre dure trasferte: a Roma con i Giallorossi, che vogliono “raddrizzare” la classifica; al Wembley Stadium di Londra con il Tottenham (anche loro desiderano rientrare in corsaper la qualificazione…); a Torino con la Capolista Juventus e, infine, in casa, con gli olandesi del PSV. È dura, ma, proprio come dichiara ancora Spalletti: “per tutto il Campionato sarà così, per cui, non è che è finito questo ciclo e poi (diciamo) non troverai più questa difficoltà delle partite ravvicinate”…

Il Calcio è così: vinci, vinci, vinci, poi, ne perdi una e pare una catastrofe, ma, in verità, se lo è stata o meno (una catastrofe) lo capisci sempre dopo le partite successive. Da un lato tutto dipende da te, dall’altro dipende anche dai risultati degli altri. Proprio per questo motivo partite come quella che giocheremo alla ripresa del Campionato sabato 24 novembre) diventano importanti come le tre successive. Non vi è dubbio che il risultato più importane sia il pareggio a Londra in Champions League, ma questa è la mentalità sbagliata.

L’avvio titubante dell’Inter si sente ora, perché nelle teste dei ragazzi tutte le partite seguenti sono state “determinanti”, da vincere assolutamente. Una partita come la prima in casa con il Tottenham Champions League ha influito su nervi come un mese di lavoro…

Il Calcio è così: vinci, perdi e pareggi. Non si può è pensare che la terza cosa non accada mai. Forza ragazzi. La strada è ancora davvero molto molto lunga.

(La foto in apertura di servizio è di Mattia Ozbot)

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it