Parte il Campionato, l’Inter? C’è? – Di Cristiano Marzorati

In Primo Piano Nerazzurri

Ci siamo quasi. Tra pochi giorni l’attenzione degli appassionati di Calcio si sposterà dalle suggestive ma spesso aleatorie notizie di mercato, tipiche del periodo estivo, ai colpi dei fuoriclasse, alle trovate tattiche degli allenatori, ai colori del tifo, e a quell’alone di imprevedibilità che, da sempre, rende il nostro sport nazionale il più bellodel mondo. In parole povere: al campo. Per noi sarà #InterLecce.

La nostra Inter, dopo troppi anni trascorsi nell’anonimato, sembra stavolta essere sulla strada giusta.

Le ambizioni della famiglia Zhang, non più limitate alle solite dichiarazioni di circostanza di una pronta rinascita, ma supportate finalmente da sostanziosi investimenti; gli acquisti di due pezzi pregiati del panorama europeo quali il difensore uruguayano Diego Godín proveniente dall’Atletico Madrid e l’attaccante belga Lukaku dal Manchester United; e, soprattutto, il nuovo allenatore Antonio Conte, capace con il suo carisma di far passare in secondo piano perfino il lungo passato juventino, hanno letteralmente infiammato l’entusiasmo del popolo nerazzurro, confermatosi per l’ennesima volta leader nella graduatoria degli abbonamenti venduti.

La domanda, a cui tutti vorrebbero dare risposta, ma al momento nessuno può farlo con certezza, è: riuscirà la squadra a meritarsi sul campo la fiducia incondizionata dei propri tifosi, confermandosi ai vertici anche della classifica che più conta, ossia quella che mette in palio lo scudetto?

Le prestigiose amichevoli disputate, spesso in formazione ampiamente rimaneggiata a causa degli impegni dei sudamericani con le rispettive Nazionali impegnate in Coppa America, hanno alimentato buone speranze, mettendo in luce, se non altro, una grinta e una disponibilità al sacrificio da tempo dimenticate in quel di Appiano Gentile.

L’altra faccia della medaglia è il ricordo del recente passato. Anche dodici mesi fa, infatti, gli acquisti dei vari De Vrij, Asamoah, Lautaro Martinez, Politano, e soprattutto “Il Ninja” Nainggolan, avevano issato la rosa allora guidata da Spalletti al prestigioso quanto scomodo ruolo di anti-Juve. Come è finita lo sappiamo tutti, e proprio per questo l’ultimo posto utile per la qualificazione alla Champions League, faticosamente conquistato all’ultima giornata con un finale vietato ai deboli di cuore, deve mantenerci saldamente con i piedi per terra. Sognare è lecito, ma tenendo sempre ben presente la realtà.

Una realtà che racconta di un Napoli collaudato dopo anni di continuità tecnica e societaria, di una Roma che, pur costretta a salutare a malincuore due monumenti cittadini come Totti e De Rossi, ha ritrovato giusto negli ultimi giorni grazie ai rinnovi di Dzeko (da quasi tutti dato per sicuro partente, proprio verso la sponda nerazzurra del Naviglio) e del “gioiellino” Zaniolo l’orgoglio e il senso di appartenenza, e soprattutto di una Juventus che, fresca del suo ottavo tricolore consecutivo, ha regalato al nuovo mister Sarri giocatori di riconosciuto livello internazionale quali l’ex capitano (ad appena vent’anni) dell’Ajax De Ligt, il centrocampista britannico Ramsey proveniente dall’Arsenal e Rabiot dal Paris Saint Germain. Lo straordinario potenziale dei Campioni d’Italia in carica è ben rappresentato da un dato statistico: nel reparto d’attacco due giocatori tra Dybala, Higuain, Mandzukic e Sua Maestà Cristiano Ronaldo saranno costretti ad accomodarsi in panchina. Secondo la legge dei grandi numeri il dominio bianconero dovrà finire prima o poi.

Sarà questo l’anno buono? Sarà l’Inter a interrompere la striscia vincente degli “zebrati”? Tra breve lo sapremo. Il conto alla rovescia è partito e il semaforo verde sta per scattare… Buon Campionato a tutti (in particolare a noi che abbiamo il Biscione nel cuore)!