Dopo gli auguri per i 108 anni compiuti dalla società nerazzurra gli auguri sono per la fase finale del Campionato. L’Inter allunga di 3 punti sul Milan che si ferma battuta dal Sassuolo 2 a 0 e recupera 3 punti sulla Fiorentina, sottomessa a Roma 4 a 1. I nerazzurri, quinti (dietro alla Fiorentina), sono a meno 5 dai giallorossi, che, stimolati da un grande El Shaarawy, sono ben saldi al terzo posto della classifica. Lo scontro diretto con la Roma sul loro campo è tra due turni, prima per l’Inter c’è il Bologna a San Siro e per i giallorossi la trasferta a Udine. Due partite non facili, per entrambe le squadre, al di là del fattore campo, anche perché sappiamo bene che, ormai, per l’Inter, giocare a San Siro non costituisce un fattore di vantaggio.
Contro il Palermo i nerazzurri di Roberto Mancini hanno convinto, sia come gioco, sia per il carattere dimostrato. Solo un po’ di “paura” (forse più per il pubblico) dopo il goal segnato dal Palermo, che accorciava le distanze portandosi sul 2 a 1.
Mancini era presente alla premiazione della Panchina d’Oro, a Coverciano, consegnata a Massimiliano Allegri, per la passata stagione. Il tecnico nerazzurro (che però ha votato per Pioli) ha comunque dichiarato che il premio ad Allegri era giusto.
Poi (sempre a Coverciano) Mancini ha rilasciato alcune dichiarazioni che riportiamo:
“Sono contento che la squadra abbia fatto ancora una buona gara dopo mercoledì, spero che continui così per le prossime dieci gare. Il terzo posto non sarà facile perché siamo un po’ indietro, ma sono 5 punti con lo scontro diretto. Con 30 punti a disposizione credo si possa ancora raggiungere”.
“Questa è l’talia, nel bene o nel male io faccio il mio lavoro, a volte si possono fare le cose giuste, altre volte quelle sbagliate. Sono abbastanza abituato al Calcio italiano, non mi preoccupo di elogi o critiche, credo che il lavoro vada valutato alla fine”.
“…abbiamo fatto pensare che potessimo vincere il Campionato. Chiaro che se ci fossimo trovati li nelle ultime 5 partite avremmo avuto chances. Sapevamo di avere quattro squadre migliori di noi, questo non vuol dire che non si possa arrivare terzi. Siamo partiti con quell’obiettivo e speriamo di centrarlo, sarebbe un grande Campionato se riuscissimo ad arrivare terzi”.
“Vedere accostato il proprio nome alla Nazionale è sempre un onore, ma per ora non credo. In futuro vedremo”.
Al di là dei molti attacchi mediatici (e non…) che miravano a fare saltare i nervi in casa nerazzurra, l’ambiente Inter sembra essere, se non assolutamente saldo, almeno sereno. Clima ritrovato, certamente, anche grazie alla prova sostenuta in Semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Forse questo è il vero regalo che tecnico e giocatori stanno facendo alla società nerazzurra che ha compiuto 108 anni.
Tutti i veri interisti devono ricordarsi della nostra storia. Speriamo che il 9 Marzo sia stato un giorno in cui tutti i nostri ragazzi, sia quelli della prima squadra, sia quelli delle squadre giovanili, abbiano pensato (almeno per un attimo) a cosa significhi indossare questa gloriosa maglia.