Obiettivo Champions, si può anche vincendo

Together Inter Milano

Milano in festa Inter, ieri sera, 17 Dicembre. C’era la cena ufficiale natalizia della società (che si è svolta in centro, nel cuore di Milano, in un ambiente suggestivo) e, intanto, su Radio Popolare, andava in onda (in diretta) la serata dedicata ad Armando Picchi: prima con un documentario sui “Gabbioni” di Livorno di Luca Falorni, poi, con il monologo di Michele Cresatacci. All’Auditorium Demetrio Stratos c’era anche Massimo Moratti, con la moglie Milly. Il Presidente nerazzurro che ha vinto più di tutti si è mostrato, come sempre, molto gentile e disponibile. Presente anche la famiglia di Leo Picchi (tranne il piccolo Federico Augusto, impegnato in una “vacanza natura”). C’erano molti amici e, naturalmente, c’eravamo anche noi, con le nostre telecamere, fornite dalla Visionfilm. Intanto, nella nostra redazione arrivavano le immagini della gara di Coppa Italia (Tim Cup) scattate da Mattia Pistoia  martedì scorso (che pubblichiamo a parte con il suo commento, salvo alcune che pubblichiamo qui).

Ed eccoci al Natale… Manca solo l’impegno con la Lazio, domenica sera a San Siro (stadio “Meazza”), poi, ci sarà la pausa sino al giorno della Befana. Chi ci conosce sa che, forse, a noi di #INTER, in fondo al cuore, piacerebbe dare un po’ di respiro ai ragazzi biancocelesti, magari con un bel pareggio con tanti goal… tanto, poi, noi il Campionato (con questi ragazzi e con Roberto Mancini) lo giocheremo sino alla fine. Ma le cose, purtroppo, non vanno così e domenica sera dalla Curva Nord si alzerà il consueto urlo: “Vincere!” e chi scenderà in campo avrà solo questo obiettivo

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Con una Juventus in rimonta che soltanto la cecità da “pennivendoli da bar sport” poteva considerare in crisi, purtroppo, non ci si può abbandonare ai sentimenti. Questo Campionato, pensiamo e crediamo, si giocherà sino all’ultimo, punto a punto, e siamo certi che nella lotta per lo scudetto tricolore del Campionato 2015/2016 ci saranno le due eterne rivali: Inter e Juve, ma, crediamo, non solo queste due compagini.

L’Inter domenica sera farà la propria partita, forte di quel sistema creato da Roberto Mancini per fare funzionare tutto nel migliore dei modi, forte di quella consapevolezza che questa squadra può ancora migliorare e dare molto. Ieri sera si è visto come la squadra sia davvero unita.

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Roberto Mancini (che è stato tra i primi ad arrivare alla cena del F.C. Internazionale Milano) ha dichiarato a Inter Channel: “L’Inter è un club importante, e anche questi momenti lo sono. Sarà una bella serata”. Gli ha fatto eco Dejan Stanković che si è espresso anche in merito alla partita con la Lazio: “Queste situazioni sono importanti, è sempre un piacere poter presenziare a queste serate. La prossima sfida? Mi aspetto una Lazio grintosa, vorrà tirare fuori l’orgoglio. Io sono orgoglioso di quello che la squadra sta facendo”. Infine, la parola è passata al Vicepresidente Javier Zanetti e al Direttore Sportivo Piero Ausilio. “Pupi” ha confermato come per lui: “l’Inter è una grandissima famiglia, soprattutto in questo periodo natalizio i valori sono fondamentali. È bello vivere serate di questo genere”. Ausilio, oltre ai complimenti alla squadra si è espresso cautamente sia sul mercato di Gennaio, sia sugli obiettivi: “Dobbiamo solo lavorare duro, l’obiettivo è tornare in Champions”.

Giusto rimanere con i pieni per terra, ma in Champions League si può tornare anche vincendo lo scudetto.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it