Milano: L’atmosfera è in perfetto stile Anni ’70: pioggerellina incessante e partita alle tre del pomeriggio. Manca invece l’aria natalizia, quella sì, non c’è e non ve n’è traccia. San Siro è lì, maestoso e taciturno, in attesa del fischio d’inizio di #InterSpezia. In un clima surreale si sente in lontananza lo scoppio di un petardo: chissà, forse qualche tifoso vuol far sentire la sua vicinanza alla Beneamata.
L’Inter cerca il sesto sigillo consecutivo; per lo Spezia il sogno di giocare a “La Scala del Calcio”. Spezia che un sogno lo aveva già realizzato tanti anni fa, quando, nel 1944, con la squadra dei Pompieri conquistò lo Scudetto battendo quello che sarebbe poi diventato il “Grande Torino” di Vittorio Pozzo. Scudetto mai riconosciuto dalla Federazione Italiana in quanto ritenuto “Campionato di Guerra”, ma che oggi compare in forma celebrativa sulle maglie spezzine per ricordare quella straordinaria impresa.
La partita, a parte i ricordi storici, è tutt’altro che entusiasmante: l’Inter non punge, lo Spezia non soffre. Il freddo avvolge il silenzioso “Meazza”, dove il vocione di Handanovič
la fa da padrone. Primo tempo senza sussulti, Provedel, dopo una deviazione su un diagonale di Young a inizio partita, deve intervenire solo allo scadere di tempo su un tiro di Brozović smorzato da un difensore dello Spezia, Handanovič nemmeno quello.
L’inizio del secondo tempo sembra ricalcare il primo: l’Inter trotterella, lo Spezia fa girare la palla senza grandi problemi. Ci pensa Hakimi al minuto numero cinquantuno a sbloccare il matcht: il “Freccia rossa” del Marocco sfonda da destra su un delizioso lancio di Lautaro e fulmina con un tiro secco e preciso Provedel sul suo palo.
Venti minuti dopo Ismajli in area intercetta con la mano un cross dello stesso Hakimi. Dopo il consulto della VAR l’arbitro (che era titubante) concede il rigore: dal dischetto l’infallibile Romelu chiude di fatto la disputa. La squadra di Italiano trova il goal quando Fabbri ha già il fischietto in bocca per il triplice fischio.
L’Inter vince la sesta di fila e resta in scia al Milan. Uno squarcio di Sole nella grigia giornata milanese. Il bel gioco arriverà, per ora va bene così. Buon Natale a tutti!
(Fotografia in apertura di servizio è di Mattia Ozbot)
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