Milan, “Ringhio” promosso, giocatori no – Di Mirko Giovanni Vargas

Calcio

Cari amici interisti, oggi vi vogliamo parlare dei “nemici”, i nemici rossoneri. In particolare del loro condottiero, Gennaro Gattuso, persona nei confronti della quale in tanti nutrono stima e rispetto.

Noi ricordiamo bene quando Marco Materazzi (Matrix 23) era soggetto critiche e insulti di ogni tipo, da parte degli addetti ai lavori e Gattuso lo difendeva, nonostante la maglia differente.

Dal primo giorno in cui si è seduto sulla panchina del Milan, ha subito dimostrato competenza e soprattutto grande grinta, grande cuore e fortissimo attaccamento alla maglia, caratteristiche che l’hanno sempre contraddistinto anche da calciatore.

Ha provato a dare un’impronta dal punto di vista caratteriale e del gioco, puntando su un 4-3-3 come modulo, il migliore per gli interpreti che si è ritrovato a disposizione. Ha concluso la sua prima stagione ottenendo degli buoni risultati, considerando com’era incominciata sotto la guida di Vincenzo Montella (anche se comunque al di sotto delle aspettative visto il mercato ultra milionario effettuato in estate dal duo Mirabelli-Fassone). Un buon quinto posto, piazzamento utile per la partecipazione alla Uefa Europa League della stagione corrente, un buon percorso in Europa League terminato a testa alta agli Ottavi contro l’Arsenal, ma soprattutto la Finale di Coppa Italia, poi persa malamente contro una Juventus troppo superiore, anche se qualche giocatore ha deciso comunque di metterci del suo (“papere milionarie…”).

Questa stagione – dopo il cambio di società dal gruppo cinese di Yonghong Li al fondo Elliott con Paolo Scaroni come Presidente e dopo un mercato molto importante con i ritorni a casa di persone del calibro di Paolo Maldini, Ricardo Kaká e Leonardo e gli innesti di Mattia Caldara e Gonzalo Higuaín su tutti – ci si sarebbe aspettati una svolta, che in realtà non è arrivata.

“Ringhio” ha ricominciato con la sua passione e la sua dedizione anche quest’anno, provando a dare un’identità e un gioco alla sua squadra e continua a provarle tutte, ma sembra quasi che qualcuno gli remi contro… Infatti, la faccenda è davanti agli occhi di tutti: una volta Donnarumma, una volta Romagnoli (con l’Empoli), la discontinuità di Suso e Çalhanoğlu, la fase calante di Bonaventura, il nervosismo di Higuaín e chi più ne ha, più ne metta…

Nonostante tutto questo, Rino continua a non mollare, a metterci sempre la faccia, ad accollarsi tutte le colpe e a difendere sempre tutti i suoi giocatori, quando, in realtà, proprio qualcuno di questi giocatori dovrebbe farsi un esame di coscienza, assumersi le proprie responsabilità e iniziare a mettere in campo quello che gli viene chiesto. “Moriremo per Gattuso” ha dichiarato il neo Capitano del Milan Alessio Romagnoli, ma le parole non servono più e bisogna passare ai fatti. Perché se “Ringhio” avesse a disposizione una rosa composta da 25 Gattuso, staremmo sicuramente parlando di una stagione completamente diversa…

Mirko Giovanni Vargas

(La foto del derby di Milano è di Mattia Ozbot)

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