Il periodo di mercato, per noi di #INTER, è sempre un momento di riflessione… non solo sulle questioni sportive, ma anche e soprattutto su quelle umane. Era il 10 di Luglio (2015), quando il Milan affrontava la sua prima amichevole della stagione contro una squadra milanese nella quale hanno giocato centinaia di ragazzini della zona di San Siro: l’Alcione. Tra i giocatori a disposizione di Siniša Mihajlović c’era anche Alessandro Matri, l’uomo che, il 20 Maggio, ha segnato per la Juventus il 2 a 1 decisivo nella Finale di Coppa Italia, contro la Lazio, quella che ora è la sua attuale squadra…
“Non ho capito…”, potrebbe dire qualcuno che non segue il Calcio e, specialmente, la proprietà dei giocatori e le questioni di mercato. “Nemmeno noi…”, ci verrebbe da rispondere.
Lo sappiamo, quando si parla di giocatori e si tenta di capire alcuni aspetti umani, i più rispondo: “Eh, ma con tutto quello che guadagnano, devono stare zitti”. Ora, noi non sappiamo come si senta un giocatore che, negli ultimi anni, non è mai riuscito a rimanere fermo in un club per un periodo stabile. Egli diventa di proprietà rossonera già nelle giovanili (1996), rimane nel club sino al 2004, poi, tre prestiti consecutivi: Prato, Lumezzane e Rimini. Finalmente lo prende il Cagliari (quattro stagioni consecutive), sino al 2011, quando passa alla Juventus per due stagioni, sino al 2013. Torna così al Milan, ma dopo la stagione 2013/2014, ancora quattro prestiti consecutivi: Fiorentina, Genoa, Juventus e ora Lazio. I più esperti sapranno dove abita, dov’è la sua casa, a noi, invece, fa un po’ impressione averlo visto a Roma vittorioso quel 20 Maggio con la maglia bianconera, averlo visto in rossonero contro l’Alcione a Luglio e ora sapere che giocherà il Campionato 2015/2016 nella squadra delle Aquile romane (sempre che lo lascino giocare lì, tranquillo, almeno sino alla fine del torneo). Guardando la sua scheda è un po’ come se le foto scattate questa estate non fossero vere e questo fa davvero impressione.