Oggi possiamo spiegare perché essere dell’Inter è diverso. Solo i tifosi nerazzurri vincendo una partita di “Coppa dei Campioni” per 1 a 0 (contro il Porto) sono felici come se i goal fossero tre. Certo non sono tifosi che si esaltano (e godono) per piccole imprese, anzi, sono abbastanza pretenziosi e abituati, semmai, a imprese che non hanno uguali: da una normale vittoria di una partita, di uno Scudetto, di una Coppa. Sempre vittorie che hanno qualcosa in più.
Così, una rete di Lukaku, per gli interisti vale tre.
Il ricordo c’è ancora di quando era titolare e ciò significava quasi iniziare sempre una partita da uno a zero.
Di quando dire Lukaku era sinonimo di dire Inter.
Poi, tutti sappiamo cosa sia accaduto (e il dolore che ne abbiamo ricavato), ma come in un Cubo di Rubik, dove i quadratini sono solo neri e azzurri, alla fine va tutto a posto e Romelu è ancora a Milano.
Giusto in tempo per entrare a circa venti minuti dalla fine di una partita importante di Champions League (in una serata di febbraio ancora un po’ freddina) e farci tornare (almeno col cuore) alla stagione 2020/2021, quella della Scudetto di Antonio Conte, in cui “Big Rome” fu determinante.
Grazie di cuore, Romelu, per questo tre a zero al Porto…
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