“Ogni limite ha una pazienza”… Diceva Totò, ma Spalletti cosa c’entra?

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“Ogni limite ha una pazienza”… Diceva Totò. Abbiamo ancora voglia di prenderla sul ridere, considerando che il bilancio di questa giornata – nonostante la deludente prestazione dei nerazzurri contro la Spal – è positivo: si recupera un punticino sulla Lazio, che precede l’Inter in classifica (a + 2) e se ne guadagna un altro sulla Roma, che segue ( a – 3). E così siamo ancora quarti. La Sampdoria non smette di dare una mano ai giocatori nerazzurri e, in questa occasione, lo fa anche la squadra della sponda sbagliata del Naviglio. Luciano Spalletti sembra iniziare ad avere la “Sindrome da panchina nerazzurra”. Capita a tutti gli allenatori che vi siedono, dopo un po’. Arrivano a Milano freschi e sorridenti e dopo qualche mese questo ambiente li logora e paiono lo spettro di se stessi. Naturalmente le colpe di questo “periodaccio” non sono sue. Eppure, ci sono già quelli che iniziano a volerlo mandare via… Poveri noi. A noi, invece, piacerebbe proprio sapere cosa passi per le teste dei giocatori. Ci piacerebbe sapere come si possa giocare così in Serie A. Adesso sarà il turno del Crotone in casa a darci la possibilità di ricominciare un ciclo positivo. Crotone in casa con Roma a Verona e Lazio in casa, ma con il Genoa. Poi, un’altra partita in casa, con il Bologna. Se vanno male queste due gare, però, allora sì, allora, al di là del giuoco di parole del buon Principe Antonio De Curtis (in arte Totò) sarà la pazienza ad avere raggiunto il suo limite.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it