Lettera aperta al Presidente Steven Zhang: difenda la Curva Nord!

Il Direttore In Primo Piano Nerazzurri

Stimatissimo Presidente, ci rivolgiamo a voi…
Tanti interisti vi stimano molto; i giovani Condottieri piacciono agli uomini e piacciono ai tifosi. I giovani Condottieri hanno la forza dell’ardimento, lo sguardi fiero per ciò che vogliono realizzare, la pace di chi non porta sulle spalle fardelli di errori, entusiasmo da regalare a chi li segue.
Voi siete così, Presidente. Noi pensiamo e desideriamo credere che siate così.

In questo periodo abbiamo vissuto la vergogna dello stadio “a porte chiuse”…
Il F.C. Internazionale Milano ha deciso di non fare ricorso per le due giornate imposte come punizione ai suoi tifosi; noi non siamo d’accordo, ma rispettiamo la decisione.

Ciò che non ci pare giusto, però, è accettare che la prossima partita casalinga si giochi senza la presenza Curva Nord.

Se si è accettata la punizione di giocare a porte chiuse il ricorso per l’esclusione della Curva Nord (in occasione della partita con la Lazio in Coppa Italia) va fatto.

Quando (verso la fine della partita Inter-Napoli: all’88’ circa) il pubblico si è scatenato contro il giocatore Koulibaly: prima per il fallo, poi, per le proteste, infine, perché si attardava nell’uscita dal campo (e non perché di colore), i “Buu! Buu!” di disapprovazione sono partiti dai settori vicini a dove si trovavano il giocatore e l’arbitro (nel Primo Anello), poi, vi hanno partecipato altri settori; compreso il Primo Anello Rosso… e, direi, abbastanza naturalmente, il Secondo Verde che è composto dai veri Supporter dell’Inter.

Voi dovete fare ricorso e fare cancellare la punizione nei confronti della Curva Nord.
Sarebbe giusto. Se la punizione deve proseguire allora che lo sia ancora per tutto lo stadio.
Punendo solo la Curva Nord si commetterebbe una profonda ingiustizia, indegna della Storia italiana e di quella cinese.
Vogliamo essere degni della vostra visione…

Cordialità

Con il bene di sempre
Cavalier Pierluigi Arcidiacono

I’m Steven Zhang and this is my vision | #StevenIsHere

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it