Iniziamo dalla storia sella foto in apertura di servizio, perché sintomatica dell’infezione del mondo moderno. Sono a San Siro, anzi: fuori da San Siro e mi sto recando al “Baretto”, prima di #InterHellasVerona, per andare a salutare due miei cari amici dei BOYS. Vedo questo cartello luminoso, che si alterna ad altri. Mi fermo per fotografarlo, perché, penso, questa immagine potrebbe esserci utile per qualche articolo sul Secondo Anello verde, quello, appunto, della Curva Nord.
Sento urlare: “Ehi! Tu! Non puoi scattare fotografie!”. Gli spiego (a questo tizio) che nessuna Legge mi vieta di farlo, se vi è questa regola, semmai, egli la può applicare all’interno dello stadio, non fuori, ma lui si agita, per cui lo mando a quel paese e scatto altre due foto.
Lui che cosa fa? Chiama la Polizia…
Intervengono due Agenti della Polizia di Stato, che, perfettamente inseriti nel sistema, mi redarguiscono.
Chiedo per cosa e mi qualifico: “Sono il Direttore di una testata giornalistica (quindi so bene ciò che posso o non posso fare), collaboro con l’Inter come Consulente storico e sono un Carabiniere in congedo… È quel signore che non si sa chi sia… Ma loro continuano. Uno mi chiede i documenti, ma è al di là di due transenne. Mi qualifico ancora due volte, ma loro continuano. A questo punto mi girano gli zebedei: rispondo che se vuole i documenti io glieli do, ma deve venire al di qua delle transenne. Ovviamente non viene.
Intanto il signore che non voleva che scattassi le foto a un cartello se n’è ito e parla alla radiotrasmittente.
Se ne vanno anche poliziotti.
Arriveremo al giorno in cui per sventolare una bandiera dll’Inter dovremo pagare i Diritti alla società?
La storia continua all’interno dello stadio: l’Inter sta perdendo, ma Vecino pareggia le sorti, poi, Barella fa un goal da descrivere a tutto il mondo appassionato di Calcio: un vero capolavoro; così porta i neroazzurri sul 2 a 1. È, felice, si toglie la maglia e la lancia, festeggiato dai compagni di squadra in campo e da quelli della panchina. Da regolamento l’arbitro lo ammonisce… Poveri noi, che mondo, questo moderno. Piccoli uomini e uomini piccoli, sia ai piani inferiori, sia a quelli superiori.
E questa è la storia della sequenza fotografica (qui sotto), scattata da #MattiaOzbot, proprio al momento dell’esultanza e dell’ammonizione di Barella.
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