Seconda uscita e prima sconfitta per Antonio Conte, il quale non aveva nascosto qualche sua inquietudine durante la Conferenza Stampa di ieri. Inquietudini che si sono puntualmente presentate nel rettangolo verde nel match contro il Manchester United terminato 1 a 0 per i Red Devils in quel di Singapore, clima caldo e tropicale e ambiente ostico per ogni atleta.
Ha giocato a favore dei “Mancunian” l’inizio anticipato (rispetto ai nerazzurri) del ritiro, 20 giorni fa.
La differenza di condizione fisica tra le due squadre è stata evidente, ma questo fattore era facilmente preventivabile e di conseguenza la sconfitta “perdonabile”.
Perché alla fine ci sta perdere per una rete arrivata oltre al terzo quarto di partita, ci sta non avere quel piglio e quella brillantezza dopo soli 10 giorni di lavoro.
Ma le preoccupazioni di Conte, più che per la condizione fisica – lui stesso ha ammesso che gli allenamenti stanno andando in maniera ottimale – derivano dai problemi della rosa a disposizione.
L’abbiamo visto e lo sanno tutti, ora come ora l’Inter come attaccante vero ha solo Lautaro Martìnez, ancora in vacanza dopo la Copa America. La coppia d’attacco Longo-Esposito (il primo in uscita e il secondo soltanto 17enne) sono un chiaro segnale di allarme per la società, che a detta di tutti deve sbrigarsi a risolvere qualche situazione.
Ci sono le questioni di Lukaku e Dzeko, trattative che in teoria stanno avanzando, ma che in questi giorni sembrano più statiche che mai.
Poi, c’è il problema (purtroppo lo è diventato) Icardi, in stallo da mesi senza una vera conclusione a quella che ormai è una vera e propria pagliacciata.
Lo stesso vale per Nainggolan, fuori dal progetto come l’ex Capitano, ma presente con la squadra a Singapore… In tribuna.
Dunque, oltre all’incognita di quello che sarà l’attacco per la stagione 2019/20 l’Inter si deve sbrigare, specialmente, a risolvere le faccende in uscita. Oltre ai separati in casa sopracitati, ci sono anche João Mário e Borja Valero.
“C’è poco tempo” è quello che dice Conte, e ha tutta la ragione di questo mondo.
Ci si deve sbrigare a formare una squadra sulla quale lavorare per il resto del ritiro fino all’inizio della Serie A, il 24 agosto.
Perché va bene perdere contro il Manchester United nella International Champions Cup, ma il Campionato è tutto un altro discorso.