Chi, se non l’Inter (ce l’ha proprio nel DNA…), poteva fare un “regalo” di Natale così bello? L’Aquila Lazio si è trasformata a San Siro in un’Araba Fenice (anche se, in verità, nelle ultime partite aveva già dimostrato di non essere per nulla “incenerita”). Due regali: Candreva (sul calcio d’angolo) lasciato libero completamente, chissà mai perché, poi, l’intervento scomposto di Felipe Melo, degno del migliore ciccione di una squadra da oratorio negli Anni Sessanta.
Mancini non è arrabbiato, ma dispiaciuto certamente sì: “Non bisogna fare stupidaggini…”, afferma. E ripete: “Se non si fanno cavolate…”. Si riferisce all’intervento di Melo che causa il rigore per la Lazio al 41’ del secondo tempo? Sì, proprio a quello. Anche se non sarebbe giusto scaricare tutta la colpa dei 90 minuti dell’Inter soltanto su Felipe Melo è evidente che un giocatore così (in un Campionato come quello che si sta disputando, dove si gioca punto a punto ogni giornata) diviene davvero molto pericoloso.
Roberto Mancini ammette: “Abbiamo giocato male. Abbiamo giocato poco” e, forse, come sostiene Samir Handanovič, la sosta: “arriva nel momento giusto, ci aiuterà a ricaricarci e ripartire come abbiamo iniziato l’anno”.
L’Inter comunque è prima, anche se di un solo punto sulle dirette inseguitrici Fiorentina e Napoli e di 3 sulla Juventus (quarta in classifica), nonché di soli 4 punti sulla Roma (quinta). Ciò significa che sino a questo momento ha comunque fatto meglio delle altre. La lotta per il primato è viva più che mai e Mancini ripete: “Non è cambiato niente…”, perché, come ha sempre sostenuto, questo Campionato si giocherà sino alla fine e non solo tra un paio di squadre: “Il Campionato è lungo. Avremmo firmato per essere in testa a fine anno, ma potevamo avere qualche punto di vantaggio in più. Ci siamo rovinati un po’ il Natale con questa gara, ma siamo ancora primi. Chi è favorito per lo scudetto? Le squadre che sono in testa lotteranno fino all’ultima giornata, ma credo che Juventus, Napoli, Fiorentina e Roma abbiano qualcosa in più”.
Il giorno della Befana l’Empoli ci attende. Speriamo che nella calza, questa volta, il “regalo” ci sia per l’Inter, ma, come sanno i bravi bambini, i dolci e i regali vanno meritati, altrimenti arriva il carbone.