La gioia, quella vera, vincere in #InterJuventus. L’Inter non solo ha vinto la partita, perché una partita la si può vincere in tanti modi… L’Inter ha battuto la Juventus nel vero senso della parola, dominandola in lungo e in largo per tutti i novanta minuti.
Giusto godersi questo momento atteso da quattro anni, ci mancherebbe, ma già dalla prossima partita (a Udine contro l’Udinese) si dovrà proseguire con il lavoro iniziato; con la stessa determinazione e lo stesso atteggiamento.
Una domenica, quella del “Derby d’Italia”, dai sentimenti contrastanti.
Felicità per aver sconfitto i Campioni in carica, amarezza per le notizie che giungono dalla società: sparirà lo stemma storico, disegnato nel 1908 da uno dei padri fondatori della “Beneamata”, il pittore futursta e illustratore Giorgio Muggiani. Sparirà davvero? Verrà sostituito da una I e da una M a significare Inter Milano e prenderà il posto di: Football Club Internazionale Milano? Domande che ci si pone da innamorati di questi colori. Per carità, i tempi sono cambiati: la vita va avanti, tutto si rinnova, purtroppo non c’è spazio per il passato; non c’è più posto nemmeno per chi ha rappresentato i valori dell’Internazionale e scritto la storia di questo sodalizio. Qualche anno ancora e con ogni probabilità non ci sarà più neppure lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, che lascerà spazio a un impianto super moderno, con tutti i comfort, ovvero, un centro commerciale, ristoranti e altre cose; dove le famiglie potranno recarsi a trascorrere fantastiche domeniche e, magari, a fine giornata, ricordarsi “forse” che c’è anche una partita da gustarsi. No, non è così, o forse sì… Di sicuro non per quelli della nostra generazione. Noi che abbiamo avuto la fortuna di vedere i pali delle porte di legno, e le righe del campo da gioco in gesso. Per noi che il pallone, quello “vero” di cuoio, era a pentagoni neri ed esagoni bianchi, e le maglie dei giocatori (rigorosamente di lana) andavano dal numero 1 al numero 11. Per noi, che allo stadio entravamo tre ore prima del fischio d’inizio per trovare il posto, perché quei freddi gradoni di San Siro erano luogo di passione, sofferenza e gioia, non lussuosi palchi di un teatro.
Viva e sempre il Football Club Internazionale Milano.
(Le fotografie di #InterJuventus, pubblicate in questo servizio sono di ©Mattia Ozbot)
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