Ma come si abbracciano i nostri ragazzi. Come sorridono. Guardateli. Come gioiscono al termine di una partita, insieme ai tifosi: ai molti che affollano San Siro, ai pochi che li seguono nelle trasferte. Guardateli… Li offriamo anche ai tifosi delle altre squadre, che oggi non desideriamo chiamare “avversarie”, perché tutti devono essere felici che accada quello che sta succedendo nel #MondoInter.
E ci sovvengono parole già citate, nel Frontespizio del nostro libro del 2006: “Marco Materazzi – DEGNO DELLA MAGLIA”. Sono le parole dello scrittore #DinoBuzzati:
“Ora se ne vanno… Guardateli se ci riuscite. Non piangono, non maledicono, non disperano. Spalla a spalla si allontanano. Pallidi sì, ma senza tremito, con quel passo lieve e fermissimo che un tempo, si diceva, appartenesse ai guerrieri e agli eroi”
È così. Nulla di enfatico, anche se sembrerebbe.
Sta succedendo qualcosa difficile da spiegare, anche a noi che abbiamo sempre vissuto coccolati dai colori neroazzurri. Non è più una sola questione di tifo. C’è di più…
Come disse #FrancescoToldo: “Una volta interista, interista per sempre”.
Come ha detto #BoboVieri: “Io all’Inter stavo da dio”.
Ecco, adesso è ancora di più.
Non ci credete, allora guardate l’esultanza di Bastoni dopo il quarto goal alla Roma…
Il taccuino ci indica che venerdì sera l’Inter (in Campionato) ospiterà la Salernitana, poi, martedì 20, sarà il turno (di Champions League): Inter – Atlético Madrid, sempre a San Siro.
Lo stadio (come sempre) sarà pieno in entrambe le occasioni e si canterà: “Te l’ho promesso da bambino…” e si canterà “Per tutti quei chilometri che ho fatto per te…”, perché questa è la nostra storia, questa è la nostra fede.