Di benefici questa vittoria contro il Chievo Verona ne ha dati molti. Sì, è la quinta consecutiva, ma non è soltanto questo. Intanto è servita a scacciare i fantasmi di Gennaio. Sappiamo che il popolo nerazzurro un pochino superstizioso lo è, quindi, dopo l’esperienza dello scorso Campionato, c’era già chi mormorava… Invece, l’Inter è tornata a essere una squadra che gioca e cinque vittorie consecutive in Serie A, nel Campionato italiano, non possono essere frutto solo delle circostanze. Lo abbiamo sempre sostenuto. Si diceva, comunque, dei benefici. Pioli esulta, ma rimane con i piedi per terra e chiarisce che siamo solo all’inizio di un percorso. Importante, adesso, è non guardare la classifica. Gagliardini inizia bene, ha giocato come sa giocare, proprio come gli aveva chiesto Pioli per questa sua prima partita con a maglia nerazzura. Il pareggio è un goal del centravanti (ed è giusto così), il Capitano merita davvero di diventare un uomo simbolo dell’Inter, che va molto al di là dei “post” della moglie-manager… Il 2 a 1 è del giocatore simbolo di questo momento:Perišić è davvero importante per l’economia del gioco in questo periodo. Infine, la rete del definitivo 3 a 1 è di Éder, uomo che si sacrifica in panchina, non ostante sia titolare nella nostra Nazionale, ma che è sempre pronto quando viene chiamato a entrare in campo, anche per frazioni di tempo limitate.
Il tempo di fare la doccia e martedì sera arriva il Bologna, per giocarsi gli Ottavi di Coppa Italia. Non è una partita da trascurare, anche se In campionato, dopo la partita a Palermo, a San Siro arriverà lil Pescara. Anzi, semmai questa dovrebbe proprio essere l’occasione per “segnare” il territorio. Come ha affermato Gagliardini “davanti corrono forte”, ma è anche vero che sentirsi il fiato addosso di chi ti da la caccia può fare commettere errori. Mauro Icardi ci svela il segreto di questa Inter: Pioli lavora sulla testa e “ognuno si sacrifica per gli altri”. Che dire… Siamo davvero sulla strada gusta.