Per affrontare il team allenato da Leonardo Semplici l’Inter si è presentata con Lazaro quinto di sinistra e Candreva sulla fascia opposta con Gagliardini e Vecino a supportare la regia di Brozović, come avveniva nella passata stagione. Tra i tre centrali ha trovato posto D’Ambrosio con Godín a riposare in panchina, in vista di Roma e Barcellona. In pratica nove undicesimi che componevano l’Inter di Spalletti. Della grande campagna acquisti estiva condotta da Marotta in campo c’erano solo Lukaku e Valentino Lazaro.
I ragazzi nerazzurri hanno subito messo all’angolo gli ospiti trascinati dalla perfetta regia di “Epic Brozo” che né Kurtic né Valoti riuscivano a contrastare con efficacia. Ben presto la Spal si è trovata alla mercé dei padroni di casa che sono passati al 16’. Grazie a un feroce recupero palla di Brozović, Lautaro si è involato verso l’area spallina e ha trafitto Berisha con una rasoiata incrociata di destro. L’Inter ha poi sfiorato un paio di volte il raddoppio che si è concretizzato al 41’. È toccato a Gagliardini rubare la palla che poi è stata smistata dall’ottimo Lukaku (partita di spessore la sua, sempre al servizio della squadra e del compagno di reparto) sulla destra a Candreva che ha crossato alla perfezione per Lautaro che ha schiacciato di testa in rete per il 2 a 0 interista. Via ai cori per Antonio Conte e squadra al riposo da applaudita Capolista.
L’approccio alla ripresa dei nostri, però, non è stato dei migliori e dopo soli 5’ il match si è riaperto: Valoti si è incuneato nell’area nerazzurra seminando troppo facilmente Skriniar e Brozović per poi chiudere in goal con un destro incrociato che ha beffato l’incerta chiusura di De Vrji e l’immobile Handanovič. Brividi sugli spalti, ma non era colpa del freddo dicembrino. L’Inter di domenica pomeriggio non è quella del passato, così, le operazioni sono di nuovo tornate nelle mani, anzi nei piedi, degli uomini di #AntonioConte che hanno sfiorato il terzo goal in più circostanze.
Due palle clamorose sono capitate a Lautaro cui Berisha ha negato la prima tripletta in nerazzurro. In occasione della prima Berisha ha respinto d’istinto l’incornata ravvicinata dell’argentino servito da un delizioso cross di Lukaku. Il portiere spallino si è ripetuto poco dopo ipnotizzando “Il Toro”, giunto solitario davanti a lui grazie a un perfetto assist del solito “Big Rom”. Indeciso tra tentare il dribbling al portiere e calciare in porta, Lautaro si è fatto soffiare la sfera da Berisha.
Il cambio di sistema operato da Semplici che ha risistemato la Spal con il 4-3-1-2 non ha impensierito più di tanto l’Inter che ha tremato soltanto nel finale quando Tomović ha sbucciato il pallone a pochi passi da Handanovič. Triplice fischio e sospiri di sollievo nerazzurri: L’Inter è di nuovo First ! Prima e Capolista solitaria.
Le conclusioni
Di pari passo col gonfiarsi del punteggio in classifica accumulato dall’Inter si gonfia anche il numero degli infortunati perché Gagliardini ha abbandonato anzitempo il terreno, sostituito da Borja, per un problema al piede destro. Ora i nerazzurri si preparano al temibile trittico Roma-Barcellona-Fiorentina privi di quasi tutto il centrocampo in cui sono arruolabili solo l’onnipresente Brozović, Vecino e Borja Valero. Conte si dovrà inventare qualche stratagemma per compiere un altro miracolo: prima della pausa natalizia tenere l’Inter sulla vetta della Serie A e conquistare il passaggio agli Ottavi di Champions.
Se Conte è il “First”, il numero 1 degli allenatori del nostro Campionato, per mantenere l’Inter al first place Suning dovrà fare uno sforzo nel mercato invernale perché la rosa nerazzurra necessita dell’innesto di un paio di elementi di spessore senza se e senza ma. Il mister dovrà limare anche qualche difetto nella fase difensiva perché se è vero che la sua truppa fa sempre goal (nelle 19 partite ufficiali sin qui giocate l’Inter ha sempre segnato) è pur vero che tende spesso a non mantenere inviolata la porta di Handanovič. Valoti, che non è Messi, si è districato in slalom tra i paletti nerazzurri con troppa disinvoltura. Qualcosa va ulteriormente perfezionato pure nei meccanismi mentali dei ragazzi che non possono permettersi cali di tensione anche se solo per 5’ come avvenuto con la Spal.
Non sono critiche, per carità, soltanto un’irrefrenabile voglia di continuare ad essere “First” .
(La foto in apertura di servizio di Romelu Lukaku è di Mattia Ozbot)
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