Inter! Sei meravigliosa! – Di Nicola Amoretti

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La “LuLa” c’è! Lukau e Lautaro si guardano, si cercano, si trovano: segnano! Sono una coppia d’attacco stupenda. Il gioco di questa Inter, invece, è meraviglioso.

L’Inter sbanca Praga e si regala un’altra opportunità. “Arriviamo a questa sfida più maturi e più “squadra” rispetto alla partita d’andata”. Queste le parole di Antonio Conte nella conferenza stampa prima della partita.

Guardando il risultato, la prestazione e l’evoluzione della gara di ieri sera non si può che dargli ragione. L’Inter è riuscita a fare una partita intelligente dal primo all’ultimo minuto. Fin dalle prime battute si è capito che sarebbe stata una partita difficile e simile a quella di San Siro: lo Slavia Praga pressa alto e bene, soffocando l’uscita pulita e veloce da dietro. Loro, invece, mostrano tanta qualità di gioco e riescono a eludere il pressing dell’Inter.

Si rifanno vive le paure del match di andata, fino a quando Lukaku fa a sportellate con due difensori e porge un assist perfetto per Lautaro: è 0 a 1 al 19′.

Un quarto d’ora dopo è proprio Lautaro che approfitta di un errore della difesa e assiste Lukaku; sarebbe 0 a 2, se non fosse che il VAR annulla il goal e assegna un rigore per i padroni di casa. Souček pareggia, e in teoria l’Inter dovrebbe crollare mentalmente e buttare al vento la qualificazione.

Invece no, perché è proprio da lì che brilla la mentalità da squadra matura di cui parlava Conte. L’Inter fa pace con se stessa e con la situazione, rimane calma nella frustrazione e riesce a gestire i nervi, anche se fino a dieci minuti dalla fine è virtualmente fuori dai giochi.

Al minuto 81 Romelu Lukaku si trova davanti al portiere, lo salta e punisce una delle poche distrazioni dello Slavia Praga. Poi, all’88’ minuto, lo stesso belga recupera palla e fornisce un assist al bacio di esterno sinistro a Lautaro che firma la doppietta e porta l’Inter sul 1 a 3.

L’Inter vince una partita fondamentale in modo altrettanto importante. La percezione della forza e della consapevolezza di questa squadra è in continua ascesa, grazie ai valori di gruppo e dei suoi singoli. Ieri sono spiccati Handanović, che ha salvato il risultato come al solito; Borja Valero, che ha elargito Calcio nonostante il poco minutaggio; infine la coppia d’attacco Lautaro-Lukaku, sempre più forti e protagonisti (nelle ultime 10 partite hanno realizzato il 72,7% dei goal dell’Inter).

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.