Inter-Lazio, vincere danzando, certo, è diverso. Sappiamo bene che dopo Inter-Genoa in ognuno di noi c’era una specie di “rimorso di coscienza” e, dopo la sfida con il Sassuolo, era comunque rimasto quel senso di incertezza tipico delle vittorie poco convincenti. Noi di hashtaginter.it – ricordando che con gli amici della Lazio si sono sempre alternate sul campo grandi gioie a grandi delusioni – speravamo che finisse come a Parigi nella Finale di Coppa Uefa del 1998. Il pensiero ci è forse sorto dopo la lettura (in questi giorni) di un bellissimo libro: “SIMONI SI NASCE – TRE VITE PER IL CALCIO”. Solo leggendo la nota introduttiva di Claudio Baglioni e il ricordo del Presidente Massimo Moratti vengono le lacrime agli occhi. Commossi. Ma non è tutto, perché il libro è lungo più di 300 pagine. Trecento pagine che raccontano la storia di un personaggio unico e straordinario. Ma ogni vero tifoso nerazzurro sa chi fosse Gigi Simoni (non solo quando allenò l’Inter).
Bene, è andata come speravamo. La Lazio poteva rovinarci il Natale anche quest’anno (come nel 2015), ma non lo ha fatto. Durante il primo tempo le occasioni sono state biancocelesti. Durante il secondo tempo le danze le ha aperte Banega al 10’ con un goal straordinario da fuori aria. Poi, il Capitano Mauro Icardi ha fatto di tutto per portarsi a casa il pallone, ma si è dovuto accontentare (si fa per dire) di due sole realizzazioni (e di una traversa). Infine, per completare la festa (anche se naturalmente ci sono altri meriti per altri giocatori) ci sono stati i “dolcetti” offerti negli ultimi minuti da Gabriel Barbosa Almeida (“Gabigol”). Sappiamo che giornalisti, giocatori e allenatori (anche quelli che parlano meglio) dicono più o meno sempre le stesse cose… Questa volta ci adeguiamo anche noi: così, siamo sulla strada giusta. Bisogna lavorare ancora molto, ma siamo sulla strada giusta.
Sempre facendo riferimento al libro “SIMONI SI NASCE – TRE VITE PER IL CALCIO”, desideriamo ricordare a Mister Pioli che la grande forza di quella squadra che giocò con Simoni era lo spogliatoio. La compattezza di quel gruppo fu fondamentale per la vittoria in Coppa Uefa e fu fondamentale per competere sino all’ultimo in Campionato con la Juventus. L’Inter di quest’anno è giovanissima, muove i primi passi. Passi di Danza.