Inter-Genoa, quindicesima di Campionato. Entro in campo già contento. Ho una Nikon nuova, una macchina fotografica apposta per gli eventi sportivi, per le partite di Calcio, per l’Inter. Calcio per me vuol dire Inter! C’è la nebbia, cerca di disturbare il mio lavoro, ma non sarà così. Quest’anno, con Roberto Mancini, si entra in campo sempre pervasi da un certo senso di fiducia. Si sa, come si dice, “la palla è rotonda”, come ci ha abituati lui bisogna essere cauti: si cerca di vincere, ma può accadere di non farcela… pareggiare, o addirittura perdere.
All’ingresso in campo punto la macchina su Mauro Icardi, è un po’ cupo: non è tra gli undici. Mi dispiace vederlo così. Tanto. Poi, si inizia: come sempre i miei scatti mostrano lotta. L’immagine si ferma su istanti dove si mostra tutto l’impegno degli attaccanti nerazzurri, tutto l’impegno dei difensori avversari: questa volta i rossoblu del Genoa.
Un tiro, un altro, un contrasto, un altro… A volte mi chiedo come facciano a non farsi male. A volte, invece, guardando certe fotografie, mi chiedo come il pallone possa essere in quella posizione, rispetto al piede di chi lo ha calciato. Certo che ancora mi emoziono, sia durante il lavoro, sia quando riguardo alcuni scatti.
Ecco… D’Ambrosio corre per festeggiare l’1 a 0 verso Adem Ljajić. Questo è sempre il momento più difficile, sia perché a volte, dopo una rete, i giocatori corrono dalla parte opposta a dove mi trovo, sia perché devo contenere la mia fede nerazzurra. Ancora una vittoria, ancora per una rete a zero. Pazza Inter amala!