Il periodo di fuoco (per chi lo considera così) è a metà. Sconfitti a Londra (ma dignitosamente) i nerazzurri hanno pareggiato 2 a 2 a Roma, con i Giallorossi. Forse c’era un rigore in più per loro (proprio poco prima dell’1 a 0 siglato per l’Inter da Keita; forse c’era un rigore per l’Internazionale, su Mauro Icardi (lanciato quasi solo davanti al portiere avversario). Secondo noi è stata una partita piacevole: occasioni di qui e occasioni di là, come – di solito – è la sfida tra queste due compagni, sia in casa, sia fuori. Non sappiamo cosa abbia detto Spalletti, poco prima della sua espulsione, ma non ci è parso vi fosse un clima così tale da giustificare il provvedimento. Evidentemente qualcosa il Mister lo avrà detto e il quarto uomo lo ha sentito. Ma, guarda caso, venerdì c’è #JuveInter…
Ora c’è la sfida a Torino: il “Derby d’Italia”. Si sa che noi pensiamo che non si dovrebbe più giocare allo “Stadium”, ma nessuno accoglierà la nostra proposta. Speriamo solo di vedere un’Inter che sia degna dello scudetto vinto nel 2006… Che sia degna dell’Inter di Gigi Simoni, del 1998.
Poi, ci sarà il Psv a San Siro. È sempre molto brutto dover scendere in campo sapendo che non basterà fare il proprio dovere, ma che si dovrà stare attenti con le orecchie “alle radioline” (come si usava un tempo), per conoscere anche il risultato di un altro campo (quello del Barcellona); ma è così, quindi… Forza Inter! Amala!
(La fotografia in apertura di Kwadwo Asamoahè è di Mattia Ozbot)
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