Il vero nemico, l’acerrimo nemico, è la Juventus!

Together Inter Milano

Ci siamo! Forza Inter! Questa è la settimana del “Derby d’Italia”. Loro, sempre così forti (lo sono sempre stati davvero), spavaldi e “potenti”. Noi: così fieri e orgogliosi della nostra onestà (lo siamo sempre stati davvero). Il fenomeno è strano: i tifosi interisti  di Milano hanno sempre avuto più rivalità con il Milan, ma in tutto il resto d’Italia non ci sono dubbi, il vero nemico, l’acerrimo nemico, è la Juventus. Parliamoci chiaro! Altro che “scudetto di cartone” (nel 2006), come sostengono soltanto gli imbecilli. Le schifezze alle quali hanno dovuto assistere e che hanno subito i nerazzurri da parte della compagine bianconera sono vergognose, non solo per lo sport. Solo persone disoneste (si legga Mughini e si intenda “disoneste intellettualmente”) o incompetenti o (come detto) imbecilli, possono ancora parlare di quel famoso “non rigore” su Ronaldo nel 1998. Su certi atteggiamenti dei bianconeri di ogni tempo può bastare (a testimonianza) questa immagine di una situazione (al contrario di quella di Ronaldo) che pubblichiamo qui sotto… Il Re di queste cadute era Pippo Inzaghi, ma Nedved non era da meno.

Inter-Juve_Armando_Picchi_fallo?

Veniamo alla partita di domenica 18 Ottobre. Sul campo di Milano le cose non sono sempre andate molto bene ai torinesi, a “San Siro” l’Inter ha vinto 35 volte contro 22 della Juve (e 27 sono stati i pareggi). Dei 168 incontri giocati in Campionato dal 1929/1930 al 2014/2015, però, la maggior parte delle vittorie sono andate alla Juventus: 79. I capocannonieri sono: Meazza (12 reti con la maglia dell’Inter); Sivori (12 reti per la Juve); Boninsegna (anch’egli 12 reti, ma 9 segnate per i nerazzurri e 3 per la Juventus); Del Piero (10 goal per la Juve).

Dopo il quinquennio dominato dall’Inter, dopo quello strano Campionato un po’ troppo “Berlusconiano” del 2010/2011 (davvero un po’ troppo…), dopo quattro stagioni di super dominio della Juventus, oggi, ci troviamo ad assistere (e potremmo dire finalmente) a un torneo equilibrato. Sono almeno cinque le squadre che possono aspirare al lo scudetto. Tutto, domenica sera, può accadere. Ma tutto deve accadere sul campo e solo sul campo: questo il nostro augurio. Niente fischiettini compiacenti. Niente fischietti di Genziana… L’Inter è seconda in classifica e deve dimostrare che questa posizione non è arrivata per caso e che il lavoro di Roberto Mancini è qualcosa di realmente concreto. L’Inter è una buona squadra che deve ancora svelare tutto il proprio potenziale. La Juventus è indietro: gioca da Juventus in Champions League e si perde un po’ nelle partite di Campionato, ma il “morale della truppa” si risolleva proprio in partite come quella che ci attende e i nerazzurri non si devono distrarre.  Bisogna stare molto attenti. Entrambe le squadre devono vincere. Nessuna delle due può fare i calcoli della serva, fatti senza l’oste sulla carta del salumiere. Niente zero a zero o risicati 1 a 1. Se sarà pareggio che sia in una sfida aperta e onesta, con molte occasioni per parte.

Confidiamo in un pubblico che non sia il solito composto da chi deve sfogare le proprie paturnie…

Sulla Curva Nord e sul loro sostegno alla squadra ci mettiamo la mano sul fuoco.

“E canteremo così: Forza Magica Inter!”.

Sturaro_Icardi

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it