Cos’è l’amicizia nel Calcio e quanto può durare? Un anno? Due? Il tempo delle stagioni che si giocano con la stessa maglia? O forse ci può essere un legame che va avanti nel tempo, anche se i percorsi professionali poi si dividono? Evidentemente sì e ne sono testimoni Roberto Mancini, Gianluca Vialli e Gabriele Oriali, tre giocatori che hanno scritto pagine straordinarie di Calcio e che oggi si ritrovano tutti e tre in azzurro: Mancini come tecnico, Vialli e Oriali come Dirigenti. Insieme stanno guidando la nostra Nazionale di Calcio in un esaltante Campionato Europeo con la stessa maestria di quando giocavano.
I gemelli del goal Vialli e Mancini hanno trionfato con la Sampdoria di Vujadin Boskov, vincendo lo storico Scudetto del 1991, ma hanno anche ottenuto grandi successi con Juventus e Lazio. Una coppia che ha fatto storia e che continua a far parlare di sé nonostante siano passati ormai molti anni dalle loro ultime prodezze.
Mancini, classe purissima al servizio di Vialli bomber implacabile.
Per Lele Oriali il discorso è diverso: non ha giocato con nessuno dei due ma ha accompagnato “Il Mancio” nei suoi anni interisti; con la conquista di tre Scudetti, due Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane. Una figura fondamentale quella dell’ex mediano nerazzurro accanto a Mancini, così come lo è stato in seguito per Josè Mourinho e fino a poche settimane fa, per Antonio Conte, con la speranza che “Il Piper” Oriali possa continuare il suo prezioso lavoro nel segno del Biscione.
Oggi Roberto, Luca e Lele sono insieme per far crescere la nostra Nazionale, uniti da un legame fortissimo che va ben oltre il rettangolo di gioco.
Il Calcio regala anche di queste emozioni, come l’abbraccio fra Mancini e Vialli dopo la sofferta vittoria sull’Austria.
Questo è il bello di uno sport meraviglioso, che fortunatamente non è solo fatto di contratti milionari, Procuratori e commissioni. Queste sono le storie che ci piace raccontare, storie vere, fatte di passione e sentimenti, di legami che non si dissolvono nel tempo ma che, al contrario, nel tempo trovano la loro vera dimensione.