Il Direttore

Together Inter Milano
1998, il primo trofeo di Massimo Moratti…
A Parigi l’Inter vince la Coppa Uefa contro la squadra amica Lazio.
Lasciamo parlare “Vade retro Satana – Storie di una vita neroazzurra”, non è tutto il racconto, solo una parte, ma rende l’idea:
“La finale di Coppa Uefa a Parigi è sicuramente uno dei momenti più intesi da me vissuti accanto a mio figlio Riccardo, e tutto quello che ruota a quell’evento, dall’acquisto dei biglietti al viaggio, ha un peso importante nei miei ricordi.”
(…)
“Se segnamo un goal so già che mi commuoverò. Pimpi mi guarderà e si commuoverà anche lui. Soffriamo troppo per l’Inter, questo è vero, troppo. Fischio di inizio. Io mi faccio il segno della croce e Riccardo mi chiede se porta fortuna: “Non è per la fortuna – rispondo – è perché spero che nessuno si faccia male”. Ma poi il mio pensiero vola libero da inibizioni e sottovoce mi scappa: “Gesù, facci vincere per favore. Dài! Noi oggi e loro la Coppa Italia, per favore…”. Ma l’Inter questa sera ha deciso di non fare soffrire i propri tifosi nemmeno un minuto. Non passa molto tempo. Su un lungo lancio di Simeone, Ivan Zamorano riceve la palla e anticipa Marcheggiani in uscita. Goal! Io scatto in piedi e mi preoccupo di sollevare Ricky perché il pubblico esultando gli copre la visuale del campo. I seggiolini sono molto vicini e lo schienale è sorretto da una sbarra di ferro. Nell’entusiasmo sbatto forte lo stinco contro la sbarra davanti a me. Urlo come un forsennato, un po’ per il goal un po’ per il dolore immenso. Pimpi mi guarda negli occhi pieni di lacrime e commuovendosi inizia a piangere. Quando ci risediamo io continuo a “guaire” e tutti, amici e vicini di posto, cercano di tranquillizzarmi: “Calma, calma, siamo solo all’inizio, calma…”. Io un po’ stringo i denti e un po’ mi viene da ridere, ma intanto il dolore non accenna a passare. Anche in questa sera si impone la “Regola del Tre”. Dopo Zamorano segnano Zanetti e Ronaldo. Sventolano le bandiere di entrambe le squadre. Giuseppe Bergomi alza la Coppa al cielo. E dalla curva biancoceleste parte un coro: Senza rubare / Vincete senza rubare / Senza rubare / Vincete senza rubare. E l’intero stadio applaude. Fuori dallo stadio ho provato a consolare qualche tifoso laziale. Qualche pacca sulle spalle, qualche sguardo. A volte una sconfitta può davvero segnare l’inizio della riscossa. La Lazio, seconda in Coppa Uefa, quell’anno vince la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. L’anno seguente la Supercoppa europea e la Coppa delle Coppe. Nel 2000, il campionato, la Supercoppa italiana e ancora la Coppa Italia proprio contro l’Inter a San Siro. In quella occasione i tifosi biancocelesti espongono uno striscione dove ci ringraziano per il loro migliore acquisto di quell’anno: Diego Simeone. La Lazio vincerà anche la Coppa Italia 2003/04.”
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Mattia Pistoia
Mattia Pistoia
Mattia Pistoia, atleta pallanuotista e Assistente Bagnanti, è un fotografo specializzato in servizi di Moda, è l'occhio ufficiale di #INTER dal Campionato 2013-2014