Le telecamere e alcuni fotografi hanno colto lo sguardo di Fredy Guarin mentre usciva dal campo di San Siro dopo il derby vinto dall’Inter: 1 a 0, grazie al suo splendido goal. Crediamo che molti genitori, nell’osservarlo bene, si siano commossi, come è accaduto a noi.
Quello sguardo, quegli occhi, li abbiamo visti molte volte sui visi di tanti giovani. Ci è capitato di vederli quando un ragazzo è gioioso, orgoglioso di avere reso felici i propri genitori. Il volto si illumina, gli occhi sono commossi, ma non piangono. Il cuore non si può vedere, ma si intuisce che brilla di gioia anche lui. Certo, le situazioni degli altri giovani più o meno dell’età di Fredy sono altre, forse più importanti di avere condotto alla vittoria la propria squadra in una partita di Calcio. Quel volto lo abbiamo visto (ad esempio) nel giorno della discussione della Tesi di Laurea, quando i figli ripagano i genitori degli sforzi fatti per farli studiare: dopo aver stretto la mano ai Professori escono dall’aula e hanno quell’espressione.
Ecco, Guarin esce dal campo. La Curva Nord è ancora piena. Il “Meazza” ancora rumoreggia felice. Gli obiettivi dei fotografi sono puntati su di lui. Fredy ha visto i suoi compagni gioire, il suo allenatore guardarlo con riconoscenza, tutti, dirigenti e tecnici esultare. Sì, lui è “Il Giaguaro”: robusto, muscoloso, il corpo compatto, il passo lento… Quante volte lo hanno fischiato (i suoi tifosi) per quel passo lento… ma lui è così, ha studiato la sua preda con attenzione, ha atteso il momento opportuno, è stato fulmino nello scatto e ha colpito.
Poi Guarin è uscito dal campo e il suo sguardo era quella di un giovane come tanti altri: il suo cuore era come quello dei bambini che vincono una partita all’oratorio e festeggiano con la gazzosa. Perché in fondo molti di questi ricchi personaggi del mondo del Calcio sono (anche loro) dei ragazzi: soffrono, pensano come gli altri loro coetanei. Non sono freddamente distaccati dal mondo che li circonda. Non sono sempre distratti e cullati dai loro milioni di euro. Ogni tanto bisognerebbe pensarci.