Cosa c’è dentro al mondo del Barcellona? Dietro ai grandi numeri, alle grandi vittorie, e a quel…“Mes qué un club”, frase cult della società forse più famosa del pianeta? A poche ore dalla supersfida di San Siro fra Inter e Barcellona a spiegarcelo è chi conosce molto bene quell’ambiente, chi vi ha giocato e vinto, ovvero, Enrico Mariotti, protagonista dell’Hockey su pista italiano ed europeo, ex giocatore, attualmente tecnico del “Follonica Hockey 1952”. Tre Champions League conquistate in carriera – due da giocatore, una da allenatore – oltre a innumerevoli altri trofei, ma soprattutto, primo italiano di tutti gli sport a vestire la maglia blaugrana del Barcellona.
Ceccarelli: Cosa ha rappresentato il Barcellona per Enrico Mariotti?
Enrico Mariotti: “Un’opportunità unica per la mia carriera sportiva, ma, soprattutto, una grande esperienza di vita. Li ho imparato cosa significhi giocare per un popolo, condividere gli stessi interessi e gli stessi obbiettivi, insomma… “il senso di appartenenza”. Oggi è un po’ diverso, i tempi sono cambiati e anche i rapporti all’interno del club; c’è più freddezza e meno familiarità”.
Ceccarelli: Lei è stato il primo sportivo italiano a vestire la maglia del Barça. Negli anni successivi sono arrivati Coco, Albertini e Zambrotta nel Calcio. Cosa significa per Enrico Mariotti essere stato il primo, e entrare di fatto nella storia del club?
Enrico Mariotti: “Tanta soddisfazione; partire dalla Maremma ed essere il primo italiano a giocare nel club più importante del mondo non ha prezzo”.
Ceccarelli: Perché il Barcellona è così diverso dalle altre società?
Enrico Mariotti: “Perché quando arrivi lì cambi il tuo modo di vivere lo sport. A Barcellona tutto è organizzato in maniera impeccabile, ogni atleta viene messo nelle condizioni ideali per poter rendere al meglio. Essere catalani rappresenta uno stile di vita, difficilmente riconducibile ad altre società”.
Ceccarelli: Qual’è stato il momento più bello, o quello che ricorda più volentieri dei suoi tre in Blaugrana?
Enrico Mariotti: “Il Centenario della società. Era il 1999 e conquistammo la Liga con tutte e quattro le nostre squadre professionistiche: Calcio, Basket, Hockey e Volley. Facemmo il giro sul pullman scoperto per le via di Barcellona fra decine e decine di migliaia di persone. Fu un momento incredibile”.
Ceccarelli: Con Berlusconi proprietario del Monza – piazza storica dell’Hockey italiano – (visto anche l’ultima edizione del World Roller Games a Nanchino in Cina), c’è secondo lei la possibilità che i grandi gruppi come Fininvest o Suning possano investire nell’Hockey?
Enrico Mariotti: “Sarebbe davvero bello per il nostro sport. Al momento credo di no, però se avessero la possibilità di assistere a qualche partita…”.
Ceccarelli: Enrico Mariotti dove seguirà Inter-Barcellona?
Enrico Mariotti: A casa tranquillo, non mi posso perdere un simile spettacolo”.
Ceccarelli: Come finirà secondo lei?
“Il Barcellona è sicuramente più abituato a questo tipo di partite. L’Inter sta facendo molto bene, è reduce da una striscia di sette vittorie consecutive in Campionato. Questo gli ha permesso una crescita tecnico-tattica e di autostima. Difficile dire chi vincerà, sono però sicuro che i neroazzurri faranno una grande partita”.
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