Carissimo ragazzo, devo confessarti che mi sono ritrovato un po’ con le lacrime agli occhi, quando ieri, giorno della chiusura del mercato, è stata confermata la tua cessione alla Juventus.
No, non è il fatto che vai a rinforzare (e la rinforzerai) una delle compagini tra le più acerrime nemiche dell’Inter di sempre, ma è proprio perché mi dispiace perdere “la persona”.
Domenica sera Roberto Mancini aveva garantito che saresti rimasto nerazzurro, ma allo stesso tempo ha sempre ribadito che le cose di mercato vanno chieste ad altri. In noi, però, c’era la speranza che tu rimanessi. Le facccende di mercato sono strane, specialmente come le presenta al pubblico la Stampa, infatti, se la Juve ha fatto “un colpo”, noi, cedendoti, cosa abbiamo fatto?
Ti prendevo anche in giro quando facevi qualche errore, essendo soprannominato “Il Profeta” mi volgevo verso la mia fidanzata e dicevo: “Avrà avuto una visione…”, poi, però, quando vedevo certe tue prodezze e quando ti vedevo volare in aria dopo un goal mi esaltavo, davvero, anche a Riscone di Brunico, mi esaltavo come per una vittoria prestigiosa, come quando faceva goal Bonimba e io ero solo un bambino…
Una volta un persona mi fermò sul tram e, guardandomi, mi disse: “Certo che se davvero gli occhi sono lo specchio dell’anima…”, poi, se ne andò, senza aggiungere altro. Spero che i tuoi occhi siano davvero quello che esprimono, Hernanes, lo spero e ti saluto, con un po’ di lacrime agli occhi.