Hernanes… con un po’ di lacrime agli occhi

Calcio

Carissimo ragazzo, devo confessarti che mi sono ritrovato un po’ con le lacrime agli occhi, quando ieri, giorno della chiusura del mercato, è stata confermata la tua cessione alla Juventus.

No, non è il fatto che vai a rinforzare (e la rinforzerai) una delle compagini tra le più acerrime nemiche dell’Inter di sempre, ma è proprio perché mi dispiace perdere “la persona”.

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Domenica sera Roberto Mancini aveva garantito che saresti rimasto nerazzurro, ma allo stesso tempo ha sempre ribadito che le cose di mercato vanno chieste ad altri. In noi, però, c’era la speranza che tu rimanessi. Le facccende di mercato sono strane, specialmente come le presenta al pubblico la Stampa, infatti, se la Juve ha fatto “un colpo”, noi, cedendoti, cosa abbiamo fatto?

Ti prendevo anche in giro quando facevi qualche errore, essendo soprannominato “Il Profeta” mi volgevo verso la mia fidanzata e dicevo: “Avrà avuto una visione…”, poi, però, quando vedevo certe tue prodezze e quando ti vedevo volare in aria dopo un goal mi esaltavo, davvero, anche a Riscone di Brunico, mi esaltavo come per una vittoria prestigiosa, come quando faceva goal Bonimba e io ero solo un bambino…

Una volta un persona mi fermò sul tram e, guardandomi, mi disse: “Certo che se davvero gli occhi sono lo specchio dell’anima…”, poi, se ne andò, senza aggiungere altro. Spero che i tuoi occhi siano davvero quello che esprimono, Hernanes, lo spero e ti saluto, con un po’ di lacrime agli occhi.

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it