Giardino Herrera, un solo elogio: alla Curva Nord

Il Direttore Nerazzurri

Giardino Herrera, un solo elogio: alla Curva Nord – Va bene, l’orario non era proprio l’ideale e il tempo, uggioso, non ha favorito la partecipazione all’evento, ma l’assenza dei tifosi all’inaugurazione del “Giardino Helenio Herrera” dei tifosi interisti si è notata eccome. C’era solo la Curva Nord, con il suo Capo storico – “Franchino” – e con uno striscione. Dov’erano le centinaia di tifosi che (per carità!): “C’è solo l’Inter!”? Dov’erano le decine e decine di ragazzine di facebook “Fcim”?! Loro lo scrivono così, minuscolo, anche la I di Inter e la M di Milano… Ironia della sorte, invece, c’erano due anziani tifosi del Milan, li avrete visti nei filmati pubblicati su You Tube… Hanno contestato le Autorità per il fatto che non si sia pensato di inaugurare qualcosa anche a Nereo Rocco, amico e rivale di Herrera (osservazione più che legittima, ma occasione più che sbagliata e modi inopportuni). Poi, oltre ai figli di Giacinto Facchetti (Gianfelice) e a quello del Capitano Armando Picchi (Leo), c’erano solo giornalisti (menomale… Almeno loro hanno capito l’importanza).

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Senza Herrera non sarebbe esistita la “Grande Inter” di Angelo Moratti. Senza Herrera il Football Club Internazionale Milano non potrebbe vantare di essere una delle società sportive più prestigiose del mondo. E via così… Senza la storia delle due Coppe dei Campioni e delle due Coppe Intercontinentali non ci sarebbe stata nemmeno la seconda “Era Moratti” (quella di Massimo) e, così, di conseguenza, nessun “Triplete”.

Allora perché già 70.000 pronti a sedersi sugli spalti di San Siro per Inter-Atalanta e nemmeno una bandierina nerazzurra per questa manifestazione. Quindi è vero, è proprio vero, quanto canta Luciano Ligabue nella sua canzone a Francesco Guccini, non sono pochi ad avere presto “la lingua avvicinata a un altro culo”. Non sono pochi e se il passato è sempre più rapido a essere tale, ancor più l’irriconoscenza è sempre più diffusa. Nel Calcio moderno si afferma sempre di più soltanto il presente: passato (e anche il futuro) sembrano non interessare. Ma attenzione, perché nulla esiste se non ha una storia e nulla esiste se non c’è un progetto. Giusto, invece, vivere come ci è stato insegnato: come se dovessimo morire domani, ma pensando sempre come se non dovessimo morire mai. L’Inter è 18 Scudetti, l’Inter è 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane, l’Inter è due Coppe dei Campioni e una Champions League, l’Inter è tre Coppe Uefa e due Coppe Intercontinentali, l’Inter è una Coppa del Mondo per Club… L’Inter è alcuni scudetti persi e alcuni rubati. L’Inter non può essere indifferenza. L’Inter è futuro. L’Inter può essere solo la passione che anima la Curva Nord. Forse sarebbe il caso che anche la maggior parte del pubblico lo capisse.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it