Ciao amici interisti. Ecco la vostra “Miss” Giada, la cinesina più milanese che mai. Ho proseguito il mio viaggio alla scoperta di “chicche” nerazzurre e ho trovato questa replica di una maglia degli Anni Sessanta. Alle spalle c’è il numero 3, quindi, dai miei studi (ma voi lo saprete meglio di me) è una maglia del grande Giacinto Facchetti, forse l’uomo che più rappresenta l’Inter di tutti i tempi. Io credo che sia una maglia bellissima. L’ho indossata anche con un certo imbarazzo e con un pochino di emozione… Insomma, una maglia di Facchetti (anche se è una replica) un certo effetto lo fa sempre.
Ricordate? Anche Esteban Cambiasso ne indossava una di Facchetti durante i festeggiamenti dello scudetto. Era quella tradizionale a bande nerazzurre verticali, ma con il numero 3 sulla schiena. So che a volte esperti e tifosi si arrovellano per capire se una sciarpa o una maglia sia di questo o di quel periodo, non è facile…
Questa maglia, bianca con fascia trasversale nerazzurra (dalle mie informazioni trovate su “UN AMORE SULLA PELLE – La storia dell’Inter attraverso le sue maglie” – La Gazzetta dello Sport – 2014, si vede per la prima volta nella stagione 1955/1956, lo scollo è a V con i laccetti. Stessa versione sino alla stagione 1959/1960. Ho qualche dubbio (magari potete aiutarmi scrivendomi) per quanto riguarda il collo nella stagione 1960/1961. Il fascicolo che ho consultato riporta: “girocollo a bottoni”. Nella stagione 1961/1962 le versioni della maglia bianca con fascia trasversale diventano addirittura due: con fascia nerazzurra e scollo a V e girocollo nerazzurro e con fascia azzurronera, scollo a V e laccetti. Nel 1962/1963: fascia azzurronera, sempre scollo a V, ma ora ci sono il colletto e i polsini nerazzurri. Idem l’anno dopo. Ci siamo, stagione 1964/1965, è quella che indosso io: maglia bianca con girocollo azzurronero e polsini nerazzurri. La fascia trasversale è azzurronera. C’è, però, un’anomalia, sulla mia maglia compare anche la stella, che l’Inter ha conquistato nel Campionato 1965/1966, ma nella stagione seguente non mi risulta che questa maglia sia stata utilizzata. Ora mi informo meglio… 😉
A proposito… Chi ha iniziato a produrre le repliche delle maglie è un’azienda inglese, la Toffs, poi, a Milano c’era “Nostalgica”, ma non opera più. Quella che indosso non ha etichetta, quindi, non posso essere sicura, ma sembrerebbe una maglia di “Nostalgica”. Io, se desiderate una replica fatta come si deve (non roba cinese ah, ah, ah…), vi consiglio di fare un salto a Roma, dove c’è il negozio OLD SOCCER. Si presentano da soli:
«C’era una volta il calcio, quello dove la maglia era solo una maglia, e non uno spazio da sponsorizzare. Quello fatto di cuoio e fibre naturali, di laccetti e ricami. Poi arrivò il poliestere, i tessuti spaziali e i marchi delle multinazionali, e quel mondo è stato cancellato.
Noi di OLD SOCCER ve lo restituiamo intatto: le nostre riproduzioni sono opera di una appassionata ricerca e di un’attenzione maniacale ai dettagli. La cura nella scelta dei materiali è pari solo alla qualità del confezionamento, senza nessuna concessione al risparmio dei costi di produzione.» Giada Hu