Matteo Marrucci è nato, nel 1983, in una delle quattro Repubbliche Marinare: Pisa.
Lo stemma originario della sua città era l’Aquila Imperiale, ma quello conosciuto da tutti è l’emblema Rossocrociato che si trova anche sulla bandiera della nostra Marina, insieme agli stemmi di: Amalfi, Genova e Venezia.
La maglia del Pisa è nerazzurra; lo stesso colore del cuore di Matteo Marrucci: interista! Da sempre.
Lo abbiamo incontrato a Viareggio, dove, insieme alla Nazionale Tedesca di Beach Soccer, di cui è Commissario Tecnico, è ospite dell’Hotel Bella Riviera (nostro sponsor) e antico e autentico covo di appassionati di Calcio.
Qual è la “tua” Inter?
Senza dubbi quella di Gigi Simoni. La ricordo con affetto. Io avevo un’autentica fissazione per Ronaldo (ero alle Scuole Medie) e seguivo tutte le partite della Liga per vederlo giocare. Quando diedero l’annuncio in televisione che l’Inter lo aveva acquistato impazzii e mi misi a correre per tutta la casa urlando; a tal punto che mia madre mi riprese e mi mise in punizione.
Cosa pensi dell’Inter di Antonio Conte?
All’inizio anch’ io, come penso molti tifosi interisti, ero un po’ scettico; ha un passato troppo “marchiato” di Bianconero… Non solo, ma abbiamo avuto l’esperienza di Lippi, che ha lasciato un segno non molto bello a noi interisti. Ora, però, sento un’Inter molto positiva. Ci sono possibilità che mancavano da tempo, ma è ancora presto per fare delle valutazioni.
Quindi, non te la senti di fare un pronostico?
Un pronostico proprio no; mi piacerebbe che si riuscisse a tenere testa alla Juventus sino alla fine del Campionato (e questo penso sia possibile) e mi piacerebbe se l’Inter vincesse l’Europa League.
Un pronostico su #InterJuventus?
Farò il banale come tutti… Un pareggio; ma certamente a San Siro si assisterà a una bella partita; ci sono tutte le premesse.
Beach Soccer… Qual è stato il tuo percorso?
Come tutti i ragazzi di questa zona ho giocato a Calcio; a Beach Soccer ho giocato nel Viareggio, nel Pisa e nella Nazionale Italiana. Nel 2015 ho contribuito (come giocatore “dimostratore”) alla preparazione del FIFA COACHING MANUAL. In quell’occasione conobbi Blatter.
Prima della mia esperienza con la Deutscher Fussball-Bund (che è iniziata due anni fa) ho allenato, per un breve periodo, la Nazionale Olandese.
Ora siete a Viareggio, ma normalmente dove vi allenate?
Non abbiamo un centro fisso, come, per esempio, Coverciano in Italia. Ci appoggiamo ai club: Rostock, Monaco, Amburgo…
I vostri atleti sono professionisti?
No, sono tutti ragazzi giovani; alcuni studenti, alcuni lavorano.
Allora, può capitare che qualcuno non possa partecipare a iniziative come questo ritiro in Italia?
Purtroppo sì, a volte qualcuno manca o deve rientrare prima.
Con loro che rapporto hai?
Credo molto buono, io li sento molto vicini a me (anche come età). Così è anche e soprattutto per il Team Manager della Nazionale: Dennis Bessel, col quale ho un ottimo rapporto.Lui ha soltanto due anni più di me.
Altri professionisti del team, oltre a Bessel?
Beh… Il Goalkeeper Coach: Marc Lamberger. Il Dottore: Thornsten Dolla. Il Video Analyst: Alex Otto. I Fisioterapisti: Sebastian Ricken e Munim Akhtar. Ma ci sono anche altre persone.
Quali sono i vostri prossimi impegni?
L’“Euro Beach League” (Campionato Europeo – ndr); si gioca tutti gli anni attraverso fasi di qualificazione e la fase finale sarà in Portogallo.
Perché siete in Italia e perché all’Hotel Bella Riviera?
Qui, a Viareggio, il Beach Soccer è già “sentito” e il clima della zona è ottimale (in questo periodo dell’anno) per il lavoro che stiamo svolgendo. Il Bella Riviera, nel mio cuore, è il ricordo di decine e decine di partite di guardate insieme ai i miei amici nella saletta tv… E tra questi, certamente Andrea Becagli. Al Bella Riviera si viene per la gentilezza della famiglia Becagli; per l’ottima cucina, attenta a ogni nostra esigenza; per la bellezza dei tramonti che si vedono dalle stanze che occupano i giocatori… Anche voi venite qui in ritiro a scrivere e lo sapete bene…