Che questa #InterJuventus sarebbe stata diversa da tutti gli altri “Derby d’Italia” era nel pensiero di tutti; non per la qualità e la storia delle due compagini; non perché questi match sono sempre “diversi” e, talvolta, vince anche la squadra che in quel momento è la più debole. Sì, per tutte queste faccende, ma anche perché ci sono mille motivi in più…
In primis: Antonio Conte, Campione Bianconero, allenatore stimato, colui che ha riportato alla vittoria la Juventus dopo molto tempo, ma oggi è l’allenatore dell’Inter.
La Juve parte in quarta (che non abbiamo mai capito cosa significhi perché partendo “in quarta” la macchina si spegne…). Segna subito: 0 a 1, al 4’, con Dybala. Poi continua a giocare aperta, per cercare di sfruttare il momento positivo; l’Inter, però, non ci sta. Attacca sulle ali. Al 17’30 Lautaro,”Il Toro”, si procura un rigore, lo tira e San Siro, al 19’, esplode, perché è: 1 a 1.
Incredibile, mentre assistiamo alla partita proviamo ad ascoltare i commentatori di RAI 1 alla radio (con loro c’è Collovati) e non riescono a proporre commenti tecnici, perché la partita è tiratissima. Dybala (Juventus) è scatenato, come ai “vecchi tempi”… Numero di Lukaku…
Mamma mia che partita. Le aspettative non sono state tradite e la Juve in campo è una squadra forte, che gioca a Calcio e non quella delle stanze dei ricorsi e ricorsi, sempre persi…
Purtroppo Sensi esce al 34’, uno dei migliori (non riesce a continuare). Entra Vecino.
Al 41’ Ronaldo segna il 2 a 1, ma durante il festeggiamento dei giocatori, la rete viene annullata.
Finisce così il primo tempo: 1 a 1.
La Juventus è sempre la Juventus e bisogna ammettere una certa supremazia dei Bianconeri, almeno per i primi venti minuti del secondo tempo, poi, l’Inter riemerge.
54’, esce Godin, entra Bastoni.
78’, esce Lautaro, entra Politano.
80’ La Juventus raddoppia con Gonzalo Higuaín.
Finirà così…