Davvero strano il clima di questo Inter-Juve

Together Inter Milano

È il 18 Ottobre 2015… davvero strano il clima di questo Inter-Juve. Loro vengono da quattro scudetti consecutivi, la scorsa stagione impreziositi dalla vittoria della Coppa Italia e dalla Finale in Champions League. Campionati lasciando la seconda in classifica (la Roma) a meno 17 (sia nel 2015, sia nel 2014), e a meno 9 (nel 2013, il Napoli). Nel 2012, a fine stagione, secondo era il Milan (Campione d’Italia 2011), a soli 4 punti, e agli interisti era rimasto il gusto (davvero gustoso…) di avere battuto i rossoneri nel derby di ritorno, quando ancora la lotta dei rossoneri con la Juventus era aperta. Davvero strano il clima di questo Inter-Juve: i nerazzurri vengono da un 6°, un 9°, un 5° e un 8° posto (lo scorso Campionato), ma sono a 16 punti in classifica (momentaneamente terzi, perché la Roma ha giocato ieri sera vincendo) e loro sono (momentaneamente) al 13° posto, con soli 8 punti. Davvero strano il clima di questo Inter-Juve, se si analizza tecnicamente la partita.

Ranocchia_Marchisio_INTER-JUVE

Trionfi delle scorse stagioni e punti di questo Campionato a parte si dovrebbe assistere a un “Derby d’Italia” tra i migliori della storia. Altro che Juventus ridimensionata senza Tevez, Pirlo, e “Re Artù” Vidal. I bianconeri hanno un potenziale fortissimo. Dybala è l’uomo che nel cuore e nelle gambe possiede quella voglia di vittoria “alla Zamorano” (noi dell’Inter sappiamo cosa vuol dire): corre, lotta, passa la palla, tira… insomma gioca a Calcio, ma con forza e testa, non solo con la classe. Lo si attende “Pallone d’Oro” tra qualche anno. Pogba lo conosciamo: forse lo hanno caricato troppo di responsabilità, ma è in queste sfide, contro le grandi rivali di sempre, che certi giocatori dimostrano chi sono davvero e non è detto che Allegri, da buon livornese, non si riservi una sorpresa: spostarlo, almeno per questo incontro, in ruoli più consoni alle sue caratteristiche. Di Morata, che dire? Ci ricorda una vecchia battuta comica: “Tu dimmi quello che devo fare e io lo faccio”… Lui è così, se gli danno la palla giusta lui “la mette” (dentro!). Poi, c’è Buffon e per noi un portiere che para come lui (o come Handanovič) vale come un goleador (ci abbiamo vinto una Champions con Julio Cesar…).

Infine, senza nulla togliere agli altri, c’è il ritorno del “Principino”, Claudio Marchisio, che avendo visto la sua Juve navigare con tanta difficoltà in Campionato avrà certamente voglia di tornare in campo mostrando di saper giocare a livelli più che alti. Infine, c’è qualcosa che i più non avranno notato, ma crediamo Mancini sì, la Juventus fa qualcosa di particolare, cambia modulo… Certo, durante la partita lo fanno tutte le squadre, ma i bianconeri, a volte, lo fanno durante la stessa azione e questo è realmente molto pericoloso.

Per quanto riguarda l’Inter l’unica cosa che ci preoccupa è il pubblico (Curva Nord esclusa), perché quella di fischiare un proprio giocatore contro la Juve quando si gioca in casa è una novità di questi ultimi anni. State a casa vostra. Guardate la partita in televisione. Chi viene allo stadio deve sostenere la squadra con il cuore. Al “Meazza”, con la Juventus, non vinciamo dal 2010 ed è ora di cambiare la tendenza, tutti insieme, come, appunto, fu (fu!) nell’anno del “Triplete”. Inutile, che vi descriva le caratteristiche dei nostri ragazzi: il Capitano Icardi, i nuovi arrivati, Guarin e tutti gli altri non hanno nulla da invidiare agli avversari, ma l’Inter, sicuramente, una carta in più ce l’ha: Roberto Mancini.

Infine, il nostro saluto di cuore a Lichtsteiner e… speriamo che gli arbitri seguano le azioni da molto vicino…

Bonucci_Lichtsteiner_INTER-JUVE

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it