Da anni cercano di accordarsi per un museo e non ci riescono… Ora vorrebbero costruire uno stadio. Ridicoli!

Il Direttore In Primo Piano

All’Inter proseguono le iniziative da “fenomeni”: proprio non ce la fanno a starsene cheti, al proprio posto, e a pensare alla squadra e ai suoi tifosi; a pensare alla nostra meravigliosa storia. Ma quanti giocatori di super livello si comprano (in vent’anni di Campionati) con l’investimento di uno stadio nuovo?

Ciò che fa più ridere (ma, purtroppo, non c’è nulla da scherzare) è che le parti in causa sono proprio l’Inter, il Milan e il Comune di Milano. I primi due è da anni che devono aprire il nuovo museo di San Siro (già pronto!) e non riescono a mettersi d’accordo.

Tra l’altro l’Inter non possiede un solo “pezzo” di quanto vi verrebbe esposto, ma dovrebbe affidarsi a collezionisti privati. Con i meravigliosi Dirigenti che si sono alternati sulle poltrone del F.C. Internazionale Milano, nessuno ha mai pensato di collezionare anche solo una figurina Panini… Non hanno una sola maglia di proprietà, non una bandierina. Mediocri personaggi.

Del Milan non parliamo… Parlino loro.

Per quanto riguarda il Comune di Milano è lo stesso ente che, al di là di chi lo abbia amministrato (Centro, Destra o Sinistra…) ha realizzato un bellissimo palazzetto accanto a San Siro, crollato sotto a una nevicata e mai più ricostruito; ha abbandonato facendolo marcire l’impianto di Lampugnano (una volta “Palatrussardi”, poi, “Pala Sharp”, eccetera…); infine, ha fatto demolire il “Palalido” (anche in questo caso glorioso impianto) che doveva essere sostituito da un moderno palazzetto costruito a tempo di record (e che, invece, è lì ancora da finire dopo tre anni).

fotogramma – palazzo sport san siro crollato 1985 –

Ci fidiamo di questi qui? Scherziamo davvero?

Ci ricordiamo di Marco Fassone? Arrivò all’Inter nel 2012, doveva essere il Deus Ex Machina che dopo lo “Juventus Stadium” avrebbe realizzato anche il nuovo impianto dell’Inter. Ve ne era davvero la necessità? L’unica era quella di mettere la spesa a bilancio. Ha fatto qualcosa per l’Inter, Fassone? È Servito a qualcosa?
Si alternano nell’Inter Dirigenti di questo tipo: arrivano e non lasciano traccia, nessuna orma, passano direttamente dalla poltrona pagata fior di Euro nell’Antiferno dantesco.

Questa stagione verrà sicuramente ricordata tra le peggiori per iniziative prese dalla società, inutile elencarle.

Tornando a San Siro (stadio “Meazza”), l’ultima ristrutturazione concreta è dell’anno 2016 (eseguita in funzione della Finale di Champions League) e, in quell’occasione, non sono riusciti nemmeno a costruire (o ristrutturare) dei bagni decenti. Si chiamano servizi igienici! Lo avete capito?! Tutti concentrati sulle sale in stile Executive dove va a ristorarsi la feccia del tifo. La vera feccia del tifo! Quelli che una trasferta non la fanno mai, che nell’intervallo devono bere il Prosecchino. Box e poltrone per i Vip, ma per chi è anziano e rischia di si cagarsi addosso, nulla!

Vorreste costruire uno stadio?! Non dimenticatevi le fognature e, specialmente, le fondamenta.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it