Cosa succede al corpo degli atleti quando si gioca una partita; il secondo giorno successivo allo sforzo effettuato rappresenta uno “step” critico. Infatti, nelle 48 ore successive a una gara il rischio di infortunio è molto alto se l’atleta viene sottoposto ad attività che prevedono repentini cambi di direzione, arresti improvvisi e sprint in velocità. È fondamentale che il corpo abbia recuperato totalmente le proprie forze fisiologiche perché queste attività stimolano la muscolatura al 100% e pertanto deve essere reattiva e avere a disposizione ogni risorsa possibile.
I prossimi 15 giorni saranno davvero impegnativi per la squadra nerazzurra e difficili da affrontare; tantissime le aspettative e, quindi, bisogna sottolineare che il riposo è fondamentale soprattutto per i calciatori che devono fare i conti con quantità e qualità del lavoro svolto con ritmi alti che spesso lasciano poco spazio al recupero necessario. In preparazione atletica si parla di “supercompensazione” ovvero della reazione che l’organismo innesca a seguito di sforzi elevati a ridosso del periodo di recupero e nel quale avvengono delle trasformazioni organiche necessarie ad affrontare un nuovo impegno e che possono addirittura aumentare il livello di prestazione ma solamente se i tempi di recupero sono corretti perché lavorando con atleti ancora debilitati dal punto di vista della fatica si alza il rischio di infortuni cosiddetti da sovraccarico. Tuttavia i periodi di riposo non devono essere troppo alti per non rischiare di diminuire i livelli di resistenza aerobica precedentemente acquisiti. Staremo a vedere quali strategie adotterà lo staff a disposizione dei nostri ragazzi.