L’Inter batte 0 a 2 in trasferta il Ludogorets e si aggiudica l’andata dei Sedicesimi di Finale di Europa League.
Entra finalmente nel tabellino dei marcatori Christian Eriksen, sbloccando al minuto 71 il risultato di una partita che, fino a quel momento, si era rivelata leggermente complicata.
Non tanto per una pericolosità mai mostrata dei padroni di casa (Padelli avrebbe potuto giocare con le mani legate dietro la schiena non avendo subito tiri in porta), ma più per un approccio troppo attendista, lento e noioso.
Nel secondo tempo é finalmente uscito lo spirito giusto da parte dei ragazzi nerazzurri: giro palla più veloce, baricentro alto e pressing alto.
Inoltre, si può affermare che è stata un’Inter “Versione B”, con soli 4/11 dei protagonisti della partita di domenica scorsa contro la Lazio.
Tre titolari come Lukaku, Barella e Young sono entrati a partita in corso per chiudere la pratica, proprio con l’attaccante belga che ha raddoppiato il vantaggio con un rigore, mitigando così qualche possibile pensiero negativo in vista del match di ritorno.
Alla fine ha avuto ragione Conte, la squadra torna a Milano serena e col bottino pieno, nonostante il primo tempo non proprio esaltante.
I cambi hanno modificato anche il disegno tattico; dal solito 3-5-2 si é passato al 4-3-1-2, che ha dato più libertà a Eriksen nella trequarti offensiva.
Chissà se quest’idea di gioco verrà riproposta con più frequenza, magari anche dal primo minuto.
(La foto in apertura di servizio è di Mattia Ozbot)
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