Si conclude con un secondo posto il Girone d’andata di un’Inter che non smette di stupire. In pochi ad agosto avrebbero scommesso in una prima metà di stagione così positiva per gli uomini guidati da Antonio Conte.
I Nerazzurri chiudono a 46 punti (a meno 2 dalla Juventus capolista), con la miglior difesa del Campionato e il terzo miglior attacco (16 i goal subiti e 40 quelli fatti, di cui 24 segnati dalla coppia Lukaku-Lautaro) e con ben pochi rimpianti, se si riesce a non pensare alla qualificazione agli Ottavi di Champions League mancata per un soffio.
I pochi rammarichi delle prime 19 giornate del Campionato potrebbero essere l’unica sconfitta, subita nel “Derby d’Italia”, in una partita equilibrata in cui i bianconeri prevalsero grazie a una panchina molto meglio fornita (decisivo l’ingresso al 62’ di Higuaín, che siglò il goal della vittoria juventina), e i pareggi con il Parma (nonostante le moltissime occasioni da rete, non sì andò oltre il 2 a 2, complice la pressione della possibilità di superare la Juventus dopo il pareggio che questa aveva rimediato contro il Lecce) e con la Fiorentina (colpevole la distrazione sul finale della difesa, che al novantaduesimo concesse a Vlahovic il contropiede conclusosi con la rete del definitivo 1 a 1).
L’amaro in bocca è rimasto meno, invece, dopo i pareggi con Roma e Atalanta, che hanno schierato formazioni in grande forma e perfettamente in grado di giocarsela alla pari con l’Inter.
Ciò che rimane sono 14 vittorie, tra cui la più dolce quella nel derby contro un Milan attualmente al decimo posto, con poco più della metà dei punti dell’Inter (25).
Da sottolineare anche la vittoria contro la Lazio, (che da allora non ha più perso, raggiungendo il terzo posto con un filotto ancora ininterrotto di 10 vittorie consecutive) e quella più recente contro il Napoli, che ha messo fine ai 22 anni di imbattibilità del San Paolo contro l’Inter (in sfide di Campionato), a confermare il periodo negativo dei partenopei ora addirittura all’undicesimo posto con soli 24 punti.
Rimane anche da riflettere sulla tendenza preoccupante dei Nerazzurri di partire con gran vigore nel primo tempo, dominando la partita, per poi rientrare nella ripresa con poche energie e meno attenzione. La soluzione l’ha suggerita più volte Conte, che ha evidenziato i limiti di una rosa troppo corta, che andrebbe quindi ampliata con qualche innesto di qualità. Vedremo nei prossimi giorni se la società darà i segnali giusti, accontentando mister e tifosi, per affrontare il Girone di ritorno con l’ambizione d’iniziare il nuovo decennio così come iniziò lo scorso, alzando qualche trofeo, come in quel 2010 che mai negli ultimi dieci anni è sembrato vicino come lo sembra oggi.
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