Barella, un goal da PlayStation

Il Direttore In Campo In Primo Piano

Con ancora Bove nel cuore, nel primo tempo di #InterParma, al minuto 40, la apre Dimarco, che le reti se le costruisce da solo, ma tutto parte da una triangolazione sullo stretto chiesta a Henrikh Mkhitaryan, che non si fa pregare: uno-due sullo stretto e manda “Dima” in goal dal limite dell’area del portiere, che la infila sul palo opposto. Capolavoro.

Poco prima c’era sta un “legno” colpito da Dumfries.

Poi, sempre Mkhitaryan lancia Barella (una vera e propria “invenzione” dalla trequarti difensiva alla trequarti d’attacco); il numero 10 interista costruisce e segna un goal da PlayStation, ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico, forse di Lautaro, che, sembra, spizzica la palla di testa. Infatti, dopo il controllo al VAR, la rete viene convalida. Siamo al minuto 53.

Perfetto: 2 a 0.

Quando la palla era entrata in rete, San Siro era esplosa in un boato fantastico. Solo quando si vince un trofeo importante si esulta così.

Infine, al minuto 66, Çalhanoğlu crossa da destra per Yann Aurel Bisseck, che la mette a sinistra di testa dove c’è Thuram, appena dentro l’area piccola e, in semi-spaccata di destro, il Francese sigla il temporaneo 3 a 0, per Inter.

Il Parma accorcia all’81’, ma è troppo tardi.

Si esaltano più i cronisti dei tifosi, non solo Scarpini, ma tutti… È un Inter davvero bella, perché, naturalmente, le azioni non sono state solo quelle dei goal.

Grazie ragazzi.

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it